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Intervista esclusiva ad Edoardo Stoppacciaro

Intervista esclusiva ad Edoardo Stoppacciaro

Siamo onorati di intervistare Edoardo Stoppacciaro, attore, doppiatore, scrittore di talento, nonché grande amico e Socio dell’Associazione Culturale Ghostbusters Italia. Condivide la sua passione attivamente nel settore Voice Busters” e collaborando in molte altre attività editoriali e associative. Fan appassionato della saga, Edoardo ha realizzato REAL! – A Ghostbusters Tale, un fan film che è una vera dichiarazione d’amore per il mondo degli Acchiappafantasmi. In questa intervista ci racconta sogni, sfide e il profondo legame con la nostra Associazione. Preparatevi a scoprire il lato più autentico e umano di un vero Acchiappafantasmi!

CREDIT: EDOARDO SPOPPACCIARO

Edoardo, sei un attore e doppiatore di talento, ma anche un grande fan di Ghostbusters. Quando è nata la tua passione per questo franchise e cosa significa per te?

La passione è nata insieme alla mia scoperta dell’esistenza del doppiaggio. Essendo nato nel 1985, ho “incontrato” per la prima volta gli Acchiappafantasmi nella loro forma animata, con la serie “The Real Ghostbusters”. Quelle avventure coloratissime, folli, irresistibilmente divertenti, hanno saputo da subito stregarmi e hanno insegnato a me, un bimbo timido e grassottello, che esistevano molti modi per affrontare la paura. Uno di questi era la conoscenza: hai paura di qualcosa? Studiala! Conoscila e impara a sconfiggerla. Un altro era l’ironia: con un pizzico d’incoscienza e dei buoni amici al proprio fianco, si può sempre trovare la forza di riderle in faccia, alla paura. E se impari a riderne, l’80% di ciò che ti terrorizza diventa subito più piccolo. Questo mi ha fatto istantaneamente innamorare dei Ghostbusters. Poi, anni dopo, ho scoperto che quei miei eroi dei cartoni animati avevano anche una loro versione in live action (come diremmo oggi), e in quella loro versione in carne e ossa, io ero in grado di riconoscerli nonostante il loro aspetto fosse così diverso dalle controparti animate, proprio grazie alle voci. Perché in Italia (e solo in Italia) i doppiatori del cartone animato erano gli stessi del film. Così mi innamorai anche di quella strana “magia delle voci” che mi permetteva di riconoscere l’anima dei miei personaggi preferiti. La passione per i Ghostbusters ha guidato più o meno consapevolmente la maggior parte delle mie scelte umane, artistiche e professionali. È amore per l’avventura, per l’ignoto, una costante ricerca dell’elemento immaginifico nascosto anche negli angoli più grigi della nostra realtà quotidiana.

CREDIT: EDOARDO SPOPPACCIARO

Oltre a essere un fan, hai realizzato un fan film intitolato “REAL! A Ghostbusters Tale”. Puoi raccontarci com’è nata l’idea e cosa ti ha spinto a realizzarlo?

L’idea è nata proprio quando ho scoperto che i “miei” Ghostbusters dei cartoni animati esistevano anche nel mondo reale. A quel punto, volevo – anzi, DOVEVO – diventare un Ghostbuster anch’io, e fin da bambino ho sognato di raccontare la mia storia di Acchiappafantasmi. Il sogno, ovviamente, si è presto scontrato con la grigia realtà di cui sopra, ed è rimasto semplicemente un sogno di bambino per decenni. Almeno finché, per il mio trentesimo compleanno, la mia fidanzata Sara (che adesso è mia moglie) mi regalò la replica di uno zaino protonico. A quel punto il sogno è esploso di nuovo in tutta la sua forza. Ho scritto un soggetto in pochi giorni, e in un paio di mesi ho buttato giù la prima bozza di sceneggiatura. L’idea era di girare una piccola cosa amatoriale tra amici (facendo l’attore, le conoscenze per mettere insieme il cast non mi mancavano). Un gioco, qualcosa da fare a tempo perso. E ci siamo ritrovati quattro anni dopo a girare un lungometraggio di un’ora e mezza con una troupe di quaranta persone e quasi altrettanti artisti di effetti visivi tra Roma, Milano e Vancouver.

CREDIT: MARCO TUDINI

 

Girare un fan film è sempre una grande sfida. Quali sono state le maggiori difficoltà che hai incontrato nella realizzazione di “REAL!”?

La prima difficoltà è stata dare alla nostra storia una forma che rispettasse la poetica degli originali, l’aria scanzonata, la voglia di non prendersi sul serio, ma anche tutte quelle tematiche più profonde che, soprattutto nel primo film, restavano sottese alla confezione di commedia perfetta: l’amicizia, l’abnegazione, il coraggio, il sacrificio. Poi, ovviamente, un’altra enorme difficoltà è stata tutta la parte relativa agli effetti visivi. Il nostro budget era a dir poco irrisorio per un film del genere, e molto spesso, quando contattavamo artisti anche sinceramente interessati al nostro progetto, poi quegli stessi artisti si trovavano di fatto impossibilitati a rispettare le scadenza perché erano al lavoro su progetti più grandi. Non ne saremmo mai usciti se non fosse stato per il lavoro indefesso del nostro supervisore agli effetti visivi Marco Tudini e per il magistrale coordinamento di Valerio Albasini Di Giorgio, co-sceneggiatore e VFX producer, nonché egli stesso Acchiappafantasmi di primissimo ordine. Molte volte abbiamo pensato di dover abbandonare tutto, ma puntualmente è arrivato qualche “aiuto dal cielo”, coincidenze molto particolari sempre in concomitanza di strane circostanze (il tema di Ray Parker Jr. che parte in filodiffusione al supermercato, un tizio in metro con un’enorme scritta “GHOSTBUSTERS” sui pantaloni della tuta, il logo “No-Ghost” sulla fiancata di un’auto incrociata per caso in tangenziale…). Accadevano queste cose, e al massimo in 24 ore il problema insormontabile si risolveva da solo. Ci piace dire che sono state delle strizzate d’occhio che il nostro amato Harold Ramis (alla cui memoria il film è dedicato) ci lanciava dall’alto per farci capire che, tutto sommato, la nostra banda di squinternati si era guadagnata la sua simpatia.

 

Nel tuo fan film hai voluto mantenere lo spirito originale di Ghostbusters o hai introdotto elementi personali e innovativi?

Lo spirito di Ghostbusters è tutto ciò che ci ha fatto venire voglia di raccontare una nostra storia. Per questo motivo, mantenerlo era uno dei nostri intenti principali. Ma che cos’era “Ghostbusters” ai suoi tempi? Era qualcosa di totalmente nuovo, un esperimento cinematografico senza precedenti. Per questo motivo, tentare di fare una copia carbone dell’originale sarebbe stato non solo impossibile, ma un vero e proprio tradimento di quello spirito che ci proponevamo di rispettare. Per questo motivo abbiamo voluto introdurre qualche nuovo concetto, come la presenza di fantasmi “buoni” (quando girammo “REAL!”, “Ghostbusters: Legacy” non era neanche lontanamente in programma). Anche spostare l’azione da New York a Roma ha imposto qualche adattamento. Per esempio, ambientando il nostro film in una città che ha millenni di storia alle spalle, sarebbe stato impossibile non attingere almeno in parte a tutto quel panorama mitico, esoterico e sovrannaturale che da sempre ammanta l’Urbe. Siamo partiti dalla Porta Alchemica di piazza Vittorio Emanuele, uno dei monumenti più misteriosi e suggestivi di Roma, e da lì abbiamo ricamato l’intera vicenda.

 

Ghostbusters Italia è una realtà molto attiva nella promozione della saga e nella realizzazione di eventi. Come è nata la tua collaborazione con l’associazione e cosa significa per te farne parte?

Mi sono affacciato al forum di Ghostbusters Italia nel 2013, quando avevo appena ricevuto il mio zaino protonico. Avevo voglia di condividere quella gioia immensa con persone che potessero capirla, e ho trovato amicizia, supporto, entusiasmo per quel mio percorso appena iniziato nel fandom. Ho ricevuto consigli e ho scoperto aspetti del mondo Ghostbusters dei quali non sapevo nulla. Oggi Ghostbusters Italia è una delle realtà più conosciute e stimate nella comunità internazionale di Ghostbusters, e posso dirmi onorato di farne parte. L’Associazione tutta (in particolare nella persona del presidente, GB Max – Massimo Piana) mi è stata accanto per tutta la lavorazione di “REAL! – A Ghostbusters Tale”. Ho avuto un supporto incessante, morale, emotivo ma anche pratico. Per me, poter indossare la divisa e lo zaino con quelli che negli anni sono diventati miei amici fraterni, è un’emozione che non accenna ad attenuarsi. Significa aver sempre voglia di incrociare i flussi, di arrivare per salvare il mondo. E questo è vero soprattutto quando abbiamo l’occasione di partecipare a eventi benefici.

CREDIT: GHOSTBUSTERS ITALIA

 

Hai avuto esperienze o aneddoti particolari legati al mondo di Ghostbusters, magari con altri fan o con personaggi legati al franchise?

In questi anni, soprattutto da quando è uscito “REAL!”, ne sono successe di cose. Durante la lavorazione, ad esempio, ho avuto la possibilità e l’onore di coinvolgere nel film alcune delle voci originali dei Ghostbusters: Mario Cordova (Egon), Cristiana Lionello (Janine), Melina Martello (Dana) e il compianto Sergio Di Giulio (Ray, la cui voce inconfondibile apre il nostro film). “REAL!” È poi stato anche un “ponte” per entrare in contatto con altri fan in tutto il mondo: abbiamo ricevuto messaggi di apprezzamento da diverse comunità di Ghostbusters, e alcune di queste hanno anche fatto parte del nostro film in una sequenza pensata proprio per omaggiare il fandom. Ma l’esperienza più assurda è stata poter regalare due copie del nostro film a Gil Kenan in occasione dell’anteprima di “Ghostbusters: Legacy” all’Auditorium della Conciliazione. Lui si dimostrò molto incuriosito dal progetto e sinceramente colpito dalla locandina creata dal nostro meraviglioso Marco Tudini.

 

Se potessi doppiare uno dei personaggi iconici di Ghostbusters in un nuovo progetto ufficiale, chi sceglieresti e perché?

Le voci storiche degli Acchiappafantasmi restano intoccabili, per me, ma in un recente ridoppiaggio di alcuni episodi della serie animata (e poi anche in una delle due scene post-credit di “Ghostbusters: Legacy”) ho avuto l’onore di doppiare Egon. Ecco, se dovessi scegliere, direi proprio lui. Oltre al mio amore per Harold Ramis che lo ha creato, è il personaggio che a parer mio meglio incarna lo spirito dell’acchiappafantasmi: una superficie analitica e apparentemente algida, dietro la quale si nascondono una totale follia e uno sprezzo del pericolo assolutamente eroico. Entrambi aspetti che sono stati splendidamente valorizzati proprio in “Ghostbusters: Legacy”.

CREDIT: GHOST CORPS

 

Nel mondo del doppiaggio hai dato voce a tanti personaggi, ma c’è qualcosa del modo di recitare degli attori originali di Ghostbusters che ti ispira nel tuo lavoro?

Beh, come ho detto, l’ispirazione è stata l’intero doppiaggio dei film originali. Sono stati doppiati negli anni in cui l’arte del doppiaggio era all’apice, secondo me. E gli attori e le attrici che hanno prestato la voce ai personaggi erano tra i più straordinari interpreti di quegli anni. Perciò sì, quei suoni, quelle intenzioni, quella verità, sono sempre una forte ispirazione quando sono al leggio.

CREDIT: GHOSTBUSTERS ITALIA

 

Ghostbusters continua ad affascinare generazioni di fan. Secondo te, qual è il segreto del suo successo dopo quasi 40 anni?

Il segreto è la stratificazione. Ghostbusters si presenta come un film divertente, dal ritmo incalzante, con sequenze che non disdegnano di sconfinare nell’horror e con effetti speciali che sono invecchiati molto bene. Tutto questo lo dota di una confezione estremamente fruibile. Vendibile, potremmo anche dire. Ma all’interno di quella confezione, che cosa c’è? C’è un racconto di amicizia, c’è la rivalsa di un gruppo di emarginati che alla fine salvano il mondo, c’è il coraggio di compiere l’estremo sacrificio semplicemente perché è la cosa giusta da fare. Ci sono i “buoni” che scelgono consapevolmente di compiere il bene, e c’è il “Cattivo” che invece priva le sue vittime del libero arbitrio possedendole e obbligandole a compiere il male per suo conto. E questi sono temi universali che troviamo dall’Iliade al Signore degli Anelli passando per l’Orlando Furioso e i Promessi Sposi. Sono temi che erano veri ottomila anni fa, che sono veri oggi e che saranno ancora veri tra altri diecimila anni.

CREDIT: LIVIA PALONE

 

Dopo “REAL!”, hai in mente altri progetti legati a Ghostbusters o al mondo del cinema e del doppiaggio? Possiamo aspettarci nuove sorprese?

In molti ci hanno chiesto di realizzare un sequel di “REAL!”, ma lo sforzo produttivo che sostenemmo all’epoca sarebbe impensabile da affrontare una seconda volta. Resta però la voglia di raccontare storie legate all’universo dei Ghostbusters. Per questo motivo, lo scorso anno, abbiamo prodotto quattro cortometraggi che trovate sul nostro canale YouTube: “Piani di esistenza”, “Siamo Acchiappafantasmi”, “Paranormal Explorers” e “Brivido Mortale”. Tutti insieme compongono un’unica storia che riflette su che cosa significhi davvero essere Acchiappafantasmi, e che collega le avventure di Ludovico, Davide e Simone (i protagonisti di “REAL!”) Agli avvenimenti di “Ghostbusters: Legacy” e di “Ghostbusters: Minaccia Glaciale”. I cortometraggi sono stati un progetto legato a doppio filo con Ghostbusters Italia e col Distaccamento Roma, dal momento che l’intera realizzazione di riprese, costumi e props è stata curata dai soci Emanuele Costa, Niccolò Poltronieri, Massimiliano Iemma e Simona De Lorenzi, e che quasi tutto il cast è socio di Ghostbusters Italia.

In futuro non ci dispiacerebbe tornare a indossare gli zaini protonici, ma per farlo dobbiamo trovare una storia che meriti di essere raccontata. Per quanto riguarda il doppiaggio, nel mio ambiente sanno tutti quanto questo franchise sia importante per me. Quindi, se per i prossimi progetti in arrivo (serie animate, film e chi più ne ha più ne metta) qualche direttore o direttrice di doppiaggio dovesse aver bisogno di un doppiatore appassionato che più appassionato non si può… E chi chiamerai?

Grazie di cuore a Edoardo Stoppacciaro per aver condiviso con noi non solo la sua esperienza, ma anche la sua passione, la sua dedizione e il suo spirito da vero Acchiappafantasmi. La tua storia è una fonte di ispirazione per tutti noi, un motivo di orgoglio per l’Associazione Culturale Ghostbusters Italia e per l’intera comunità internazionale di Ghostbusters.

 

“REAL! A Ghostbusters Tale” sarà incluso nella maratona internazionale dei fan film dedicata all’universo degli Acchiappafantasmi, prevista per l’8 giugno, in occasione del Ghostbusters Day: un evento celebrativo realizzato da Mike Sopronyi di The Real Ohio Ghostbustersche coinvolgerà fan da tutto il mondo.

E non può mancare la GHOST WEEK INTERNATIONAL – 5ª edizione: Dal 2 all’8 giugno festeggiamo! Una settimana interamente dedicata al mondo degli Acchiappafantasmi!
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Restate connessi, seguiteci, e ricordate: “We’re ready to believe you!

Ghostbusters Italia Fan film due contributi inediti

Nel maggio del 2020, in pieno lockdown, l’Associazione Culturale Ghostbusters Italia scelse di rispondere con creatività e vicinanza alla difficile situazione che il Paese stava vivendo. In quel periodo segnato dalla campagna #iorestoacasa, per 72 ore rese disponibile il proprio fan film “Ghostbusters Italia” sui canali social ufficiali, YouTube e Facebook.

Questo mediometraggio, realizzato con passione da volontari e appassionati italiani nel 2018 e presentato in anteprima a Ferrara, era rimasto fin a quel momento inedito sui social. La sua pubblicazione è stata un gesto concreto di affetto verso tutti i fan, un modo per strappare un sorriso durante l’isolamento e regalare un momento di leggerezza e intrattenimento.

“Avevamo pensato di pubblicare il nostro fan film per rallegrarvi un po’ e starvi vicino in questa quarantena,” scriveva l’associazione nel messaggio di lancio. “E dopo la notizia della posticipazione dell’uscita di Ghostbusters: Legacy al 2021, abbiamo un motivo in più per cercare di farvi sorridere e ricordarvi che dobbiamo farci forza per il futuro. La passione non si ferma, la cultura unisce, l’entusiasmo costruisce ponti anche nei momenti più difficili. Ce la faremo, siamo tutti Ghostbusters!

Oggi, a distanza di tempo, Ghostbusters Italia torna a sorprendere con la pubblicazione di una scena inedita del fan film accompagnata anche dallo speciale dietro le quinte, per condividere con il pubblico il lavoro, l’entusiasmo e l’energia che hanno reso possibile questo progetto tutto italiano.

 

La scena eliminata:

 

Il Backstage:

 

“Questo film è nato da un sogno collettivo. Volevamo raccontare che anche in Italia ci sono Ghostbusters pronti a scendere in campo. E oggi, sapere che questa storia continua a viaggiare, a unire, a divertire, è il regalo più grande per tutti noi che ci abbiamo creduto fin dal primo ciak.”

In questa occasione speciale, condividiamo anche il messaggio del regista Federico Anzini, che ha guidato il progetto con professionalità e grande passione, dando forma a un’opera che è al tempo stesso omaggio e ponte tra generazioni di fan.

“Sono passati già 5 anni dalla messa online del nostro fan film! È stato e sempre resterà un momento straordinario della mia vita! Penso che i fan film non debbano necessariamente essere ambiziosi o avere successo , ma debbano essere quello che sono , pure espressioni di amore ed entusiasmo dei fan verso le proprie passioni! Quindi in questo mondo dove i mezzi sono a disposizione di tutti, invito tutti a scrivere e dirigere ma soprattutto interpretare se stessi con i propri amici e diventare gli eroi che avete sempre sognato! Fatelo per voi non per gli altri!! BY FANS FOR FANS , dagli appassionati per gli appassionati…. I primi dovete essere voi!”  – Federico Anzini

Annunciamo con orgoglio che il fan film “Ghostbusters Italia” sarà incluso nella maratona internazionale dei fan film dedicata all’universo degli Acchiappafantasmi, prevista per l’8 giugno, in occasione del Ghostbusters Day: un evento celebrativo realizzato da Mike Sopronyi di The Real Ohio Ghostbusters, che coinvolgerà fan da tutto il mondo.


Restate connessi, seguiteci, e ricordate: “We’re ready to believe you!

Fabrizio Fioretti: artista italiano che reimmagina Ghostbusters!

Negli ultimi anni abbiamo seguito con entusiasmo la serie Artworks Inspired by the Ghostbusters Universe, un progetto artistico fan-made firmato da Fabrizio Fioretti, artista italiano che ha saputo trasformare la sua passione in una vera e propria professione nel mondo degli effetti visivi.

 

Conosciuto dalla community per le sue reinterpretazioni cupe e cinematografiche dei momenti più iconici del franchise – che quest’anno celebra i suoi 40 anni anche in Italia – Fioretti fonde con maestria elementi della serie animata, dei videogiochi e dei film live-action.
Dopo aver contribuito agli effetti speciali del fan film Ghostbusters Italia, siamo orgogliosi di aver avuto Fabrizio tra i nostri e felicissimi di sapere che nel 2022 è entrato nel team DNEG Vancouver per lavorare su Ghostbusters: Afterlife. Un traguardo importante, che ha coronato il sogno coltivato fin da adolescente: lavorare nel cinema e contribuire alla saga che più lo ha ispirato.

 

Già nel 2010, la community di Ghostbusters impazzì per un suo progetto personale: una spettacolare reinterpretazione in CGI dei quattro Ghostbusters, immaginati come protagonisti di una serie animata in stile cartoon. A raccontarlo è lo stesso Fabrizio:

 

 “I Ghostbusters sono sempre stati un’ossessione per me!
Sono sempre stato innamorato dei loro oggetti di scena e ho sempre sognato di possedere uno zaino protonico… poi, un paio di anni fa, ho iniziato a costruirlo… in 3D!
Poi mi sono detto… ‘Sai cosa? Voglio vederli in computer grafica (CG) in uno stile cartoon come farebbero Sony Pictures Animation o Pixar…’. Certo, non a quel livello… ma ci ho lavorato sodo e dopo un anno e diverse notti insonni, ecco la versione CGI dei ‘ragazzi in grigio’!”
In un’intervista rilasciata nel 2012 su Ghostbusters Mania, raccontava con entusiasmo l’origine di questa passione, nata da bambino dopo aver visto il film al cinema con i genitori, e descriveva Ghostbusters come un capolavoro che mescola ironia, fantascienza, horror, catastrofe, amore e commedia.

 

“Ricordo ancora il giorno in cui i miei genitori mi portarono a vedere il film. Ero piccolissimo! Col senno di poi forse non era proprio adatto ai bambini… ma chi se ne importa! Da quel momento ho sempre avuto una grande passione per i Ghostbusters. Il film è un capolavoro sotto ogni aspetto: c’è tutto – ironia, fantascienza, horror, catastrofe, amore, commedia…”
Il suo percorso, però, non si è mai fermato. Da luglio 2023, Fioretti ha avviato un progetto personale continuo che porta avanti nel tempo libero: una serie di illustrazioni che rende omaggio all’intero universo dei Ghostbusters e alla sua community.

 

“Voglio esplorare tutti gli elementi che ho sempre desiderato vedere in un sequel: giochi, cartoni, fumetti, videogame… e sto inserendo una marea di Easter egg! Ogni mese condivido una nuova immagine con i fan: un tributo, un invito a divertirsi e immaginare insieme.”
Nel nuovo capitolo della sua collezione, Fioretti rivisita due tra gli episodi più iconici di The Real Ghostbusters. Dopo aver già dato nuova vita a momenti come la resurrezione di Samhain e l’inquietante “Doomsday Door” dall’episodio Knock, Knock, questa volta si concentra su Citizen Ghost, dove il team affronta le proprie controparti spettrali. La novità? I Ghostbusters Spettrali vengono completamente reimmaginati con le fattezze e lo stile dei personaggi cinematografici, regalando ai fan una visione intensa e fotorealistica di ciò che queste entità ectoplasmatiche potrebbero apparire nel mondo reale.
CREDIT: Fabrizio Fioretti

 

Ma non è l’unico richiamo alle “deep cut” animate. L’artista ha anche condiviso un nuovo artwork ispirato a Beneath These Streets, con una versione ancora più cupa e imponente del leggendario “Pillar of New York”.

 

 

Queste opere si aggiungono a una collezione in continua espansione che unisce armoniosamente l’universo animato e quello cinematografico dei Ghostbusters. Tra i lavori precedenti ricordiamo la caserma dei pompieri in versione fotorealistica, l’introduzione dell’Ecto-1X e una sorprendente rivisitazione dell’Ecto-Garbage Truck vista nel crossover con gli Extreme Ghostbusters nell’episodio Back in the Saddle.

 

 

Orgoglio Italiano

 

Per noi di Ghostbusters Italia, Fabrizio è motivo di profondo orgoglio.
Ha dimostrato che la passione, se nutrita con impegno e talento, può abbattere ogni confine — portando un fan italiano dalla costruzione di un proton pack in 3D fino al set di Ghostbusters: Afterlife.
La sua storia è un esempio luminoso per tutta la community: un richiamo a credere nei propri sogni, a restare creativi, e a non smettere mai di guardare il mondo con meraviglia… proprio come fanno i veri Ghostbusters.

 

Grazie Fabrizio, continua a farci sognare.

 

Per seguire da vicino il lavoro di Fabrizio Fioretti, visitate le sue pagine su ArtStation e Instagrame restate sintonizzati su Ghostbusters Italia per nuovi contenuti esclusivi!