Parte la pre-produzione del nuovo Ghostbusters !

Pochi ma significativi aggiornamenti arrivano sulla pre-produzione del nuovo capitolo di Ghostbusters, previsto per le sale il prossimo 20 dicembre. Jason Reitman, Gil Kenan ed Eric Steelberg, rispettivamente regista, sceneggiatore e direttore della fotografia del precedente Ghostbusters: Legacy, si trovano nella città di Londra, come loro stessi hanno confermato attraverso i loro profili Instagram. Il motivo è presto detto: la pre-produzione del nuovo film inizierà nella sede londinese della Sony Pictures, e, come si legge negli ultimi numeri di Production Weekly (un ringraziamo Davide Passaia per la dritta), si conferma che il primo ciak arriverà il 6 marzo, in un periodo di riprese che terminerà nel successivo mese di maggio, e con un nuovo titolo di lavorazione: Hell’s Kitchen. Non è chiaro, al momento, se si faccia riferimento all’omonimo quartiere di New York, ad una cucina dell’inferno, o … a Gordon Ramsay, però questi dati ufficializzano la produzione, avviatasi in prossimità dell’inizio delle riprese. Confermati, nel cast, gli attori del precedente film, incluso Ernie Hudson, mentre smentiamo una notizia che di recente è circolata nel web, solo perché priva di fondamento, che vede anche Aykroyd, Murray e la Weaver già scritturati per il nuovo sequel. Rimanete dunque sintonizzati per altri aggiornamenti… sulla prossima avventura!

Ernie Hudson conferma: ci sarà nel prossimo Ghostbusters!

Dopo alcune dichiarazioni speranzose, arriva la conferma che Ernie Hudson nel prossimo capitolo di Ghostbusters, sequel di Legacy, ci sarà.

A dichiararlo proprio lo stesso Hudson, ospite nello show televisivo The Kelly Clarkson Show. “Posso dire che ci sarà un altro Ghostbusters, e grazie a tutti i fan che hanno amato Ghostbusters Legacy, ne faremo un altro”, ha detto, e riguardo al suo personaggio, “Sono felice di dire che Winston ora è un miliardario e più autonomo”.

Qui il video della conferma.

Mckenna Grace: “Ghostbusters mi ha cambiato la vita!”

Mckenna Grace parla per la prima volta del suo problema con la scoliosi, e si è dimostrata orgogliosa del mondo in cui ha affrontato il percorso di recupero, anche in relazione all’esperienza vissuta sul set di Ghostbusters: Afterlife.

CREDIT: Matt Kallish

In una recente intervista concessa alla rivista australiana NME, la giovane attrice e cantante di sedici anni ha affrontato un argomento molto delicato in occasione soprattutto della uscita del suo nuovo singolo intitolato “Self Dysmorphia”, realizzato apparentemente in modo casalingo nella sua camera, dirigendolo e scrivendolo da sola. Come ha detto lei stessa, la canzone è “un costante promemoria degli errori che stavo commettendo”. Il riferimento è nel titolo stesso: la dismorfofobia è il il disturbo psichiatrico di chi ha un’eccessiva preoccupazione per un dolore fisico leggero o inesistente. La canzone, secondo la Grace, vorrebbe essere anche uno sprono per chi, come lei, ha vissuto delle stesse insicurezze, ma è anche una storia di vita personale. Proprio un mese fa circa, sul suo canale Tik-Tok ha pubblicato un video del suo recupero ospedaliero, successivo all’intervento chirurgico per correggere la sua postura spinale, perché si stava curvando in modo anormale. “Per la prima volta nella mia vita il mio corpo è dritto”, dice, e aggiunge sorridendo, “Ho anche guadagnato cinque centimetri in altezza”. La Grace aggiunge che il suo dottore è stato abile nel rendere la cicatrice sulla sua schiena il meno visibile possibile.

La storia del suo problema risale a quando aveva dodici anni: Grace, classe 2006, era già una attrice bambina prodigio, perché a dieci già figurava nel cast nel telefilm Disney, Crash & Bernstein e nella soap opera Febbre d’amore, seguiti da Independence Day – Rigenerazione, Gifted – Il dono del talento, Amityville – Il risveglio e Tonya, per citarne alcuni. Il padre di Grace è un chirurgo ortopedico, e fu il primo ad accorgersi che la figlia stava avendo un problema evidente di curvatura. Nascondere la scoliosi, per una attrice bambina, è un tormento che genera una radicata insicurezza, e non solo per motivi prettamente estetici: sul set, gli ignari direttori della fotografia a volte la rimproveravano perché non stava troppo dritta o si appoggiava su un piede. Col tempo prese coraggio per parlarne con pochi intimi sul set, specie i costumisti, per farsi aiutare soprattutto con i vestiti e fare in modo che la sua postura curva da un lato non rilevasse che una mano fosse più lunga dell’altra. Ancora oggi, quando lei si rivede nei video degli eventi importanti, come gli Emmy dell’anno scorso, sa perfettamente quando si nota questo suo problema che, fortunatamente, i fan non hanno mai scoperto.

Tenace e testarda, questa ragazza ha continuato il suo lavoro indefessamente: l’IMDB gli accredita ben 69 ruoli, ed è sbalorditivo per un’attrice che è nel giro da “solo” dieci anni. Fra gli ultimi suoi ruoli, certamente quello di Phoebe, la geniale ragazzina che scopre essere nipote di Egon Spengler in Ghostbusters: Afterlife, è quello cui Grace è più affezionato: “Ero così spaventata e nervosa [nel farlo], ma oggi è davvero bello voltarsi indietro e poter dire che quel film mi ha davvero cambiato la vita!”. Grace riprenderà il suo ruolo nel sequel che riporterà il franchise a New York. “Mi farà un effetto strano, tornare a vestire i panni di quel personaggio – dice – avevo appena compiuto tredici anni quando abbiamo iniziato a girare [Ghostbusters: Afterlife], e ora sul nostro [nuovo] set, ne farò diciassette”.

Ovviamente con il problema che aveva all’epoca – nel 2019 – girarlo si è rivelato particolarmente estenuante. “Qualcosa di cui non ho mai parlato è che in realtà avevo un tutore per la schiena che indossavo per cercare di correggere la mia colonna vertebrale”, dice. “Ma è difficile perché devi indossare quella roba [per] tipo 22 ore al giorno. E non potevo [tenerlo] mentre stavo girando – sono davvero di plastica dura, quasi come un corsetto. Quindi ho finito per non indossarlo tanto quanto avrei dovuto”. L’intervento chirurgico divenne quindi una necessità assoluta una volta che la sua curvatura spinale aveva superato il segno di 45 gradi. “Altrimenti”, spiega Grace, “ogni anno per il resto della tua vita, diventerai [più curvo] di [un altro] grado. E quindi ciò avrebbe significato che in 20 anni avrei superato una curva di 60 gradi, con il rischio di compromettere i polmoni e cose del genere”. Poiché il suo intervento è conseguito con successo, la curvatura di Grace è scesa a sei gradi – “ed è incredibile”. La sua reazione positiva è stata quella di dedicarsi alla musica una volta che il lockdown del 2020 chiuse gran parte dei set cinematografici. Un modo come un altro, spiega, per dare sfogo ai sentimenti. E sul suo ultimo singolo racconta: “Ho registrato questo video nella mia stanza tre settimane dopo l’operazione. Ero confinata sul divano e sulla mia sedia a gravità zero e stavo impazzendo, tanta era la voglia di dar sfogo alla mia creatività. Sapevo inoltre che non avevo ancora fatto molti progressi nella mia guarigione, almeno non abbastanza da permettermi di girare un video musicale per questa canzone, prima che uscisse. L’ho filmato e montato in un solo giorno e l’ho inviato al mio team musicale [dicendo loro che questo era il video musicale]”. In attesa del suo ritorno sulle scene, ascoltiamo questa sua nuova canzone, uscita lo scorso 18 novembre.

Grace, siamo pronti a credere nella tua forza!

Un anno fa arrivò “Ghostbusters: Legacy” nelle sale!

E’ passato esattamente un anno da quel 18 novembre 2021 che portò nelle sale italiane il terzo film di Ghostbusters, a 32 anni d’attesa da Ghostbusters II (1989) e 37 dal primo immortale Ghostbusters (1984). Diretto da Jason Reitman, Ghostbusters: Afterlife (ma in Italia ed altri paesi europei diventato Legacy), e scritto da lui con Gil Kenan, è stato un film di successo di pubblico inaspettato, tanto che la Sony Pictures ha annunciato che il quarto film diventerà presto realtà ed uscirà nelle sale il prossimo 20 dicembre 2023. Uscito il successivo giorno anche negli Stati Uniti, il film ha incassato 204 milioni di dollari nel mondo e venduto, solo in Nord America, più di 864mila fra DVD e Blu-Ray per un introito di altri 17 milioni. Prodotto dal compianto Ivan Reitman assieme a Dan Aykroyd, è stato ben accolto anche dai fan, che ormai hanno nel cuore i personaggi di questo film per le prossime generazioni di acchiappafantasmi: così quello che hanno seminato Egon Spengler, Ray Stantz, Peter Venkman e Winston Zeddemore, è stato raccolto da Phoebe, Podcast, Trevor, Lucky, affiancati dagli adulti Callie e Gary (sì, è davvero il suo nome). Ormai, sappiamo chi chiamare. Come ha spiegato Reitman figlio, il prossimo film porterà la famiglia Spengler a New York: eliminato Gozer, quali problemi dell’occulto dovranno affrontare questa volta non ci è dato ancora da sapere, ma lucidate gli stivali, torneremo presto in servizio!

Il film è disponibile in home video – il prossimo 7 dicembre uscirà una nuova edizione da collezione che comprende l’UHD – e in streaming (Primevideo, Now TV Italy, YouTube, Google Play, Apple TV, Tim Vision), mentre lo score musicale di Rob Simonsen è disponibile su CD e in edizione limitata in Vinile . Infine, è uscito anche il libro del backstage del film, ordinabile qui.

Ghostbusters Italia è stata protagonista della promozione di questo film nel nostro paese. A bordo della mitica Ecto-1, replicata dal nostro amico francese Eric, siamo stati alle anteprime europee svoltasi a Lucca e a Roma, mentre fra le varie trovate pubblicitarie non possiamo dimenticare che l’auto è stata….rubata da Fabio Rovazzi e poi ritrovata, la squadra del Milan l’ha usata per una missione da compiere, e l’associazione si è resa disponibile per la consulenza alla edizione italiana del film: Edoardo Stoppacciaro, attore, doppiatore e nostro socio, è stata l’ombra di Fabrizio Pucci, direttore di doppiaggio, per aiutarlo nei dialoghi assieme al socio Valerio Albasini Di Giorgio, e ha prestato la sua voce a due personaggi, uno di questi presente nell’ultima scena post-credit (se avete l’orecchio allenato, lo riconoscerete!).

Per voi, ecco una pioggia di video per ricordare cosa successe un anno fa, in onore di questo film!

https://www.youtube.com/watch?v=dFHgSdJfvK4

Ernie Hudson parla sul futuro del franchise di “Ghostbusters”

Poche ore fa, il sito ufficiale del canale TV statunitense SYFY, specializzato nel trattare argomenti nel contesto della fantascienza e dell’horror, ha pubblicato una nuova intervista all’attore Ernie Hudson (preceduta da questa), relativa al futuro capitolo della saga di Ghostbusters, al momento chiamato in codice Firehouse, e ai possibili sviluppi della sua trama.

“So che Jason (Reitman, regista e co-autore) e Gil (Kenan, co-autore) hanno proposto una sceneggiatura e so che la casa di produzione ne è entusiasta”, ha detto Hudson, durante una recente conversazione telefonica nella quale si stava discutendo il finale di metà stagione del reboot della serie TV “Quantum Leap” (da noi, “In viaggio nel tempo”). “Vogliono proseguire la storia con un altro capitolo. Io ancora non ho negoziato o sentito nulla di definitivo, ma sono abbastanza sicuro che stia per entrare in lavorazione”.

© Aaron Lavinsky/Star Tribune via Getty Images

Come ricorda l’articolo, nella post-credit di Ghostbusters: Legacy vediamo Winston, ora uomo d’affari di grande successo, riacquistare la caserma dei pompieri che gli Acchiappafantasmi di un tempo avevano perso qualche anno prima, con la vecchia unità di contenimento che all’improvviso inizia a lampeggiare, suggerendo un caos spettrale in quel di Manhattan.

“Nell’ultimo film, Winston è stato pensato come elemento necessario, per la progressione del racconto”, ha spiegato Hudson. “Quindi sì, l’idea mi rende entusiasta. A livello di produzione, penso che qualcosa accadrà nei prossimi mesi probabilmente, ne sono abbastanza sicuro. Quindi, come tutti gli altri, sto aspettando di vedere cosa ha in mente lo studio e cosa mi verrà proposto, immaginando che verranno a chiamarmi. In questo business, non do mai nulla per scontato”.

Descrivendo il suo personaggio come un “patriarca” inserito nell’attuale mondo nuovo dei giovani Ghostbuster, Hudson ha anche spiegato come gli piacerebbe vedere il prossimo film evolversi in termini di storia e sviluppo, aggiungere più livelli e sfumature al franchise ormai prossimo ai quarant’anni.

“C’è un motivo per cui catturiamo i fantasmi. Li andiamo a intrappolare, ed è divertente, ma perché i fantasmi ci stanno devastando?” rifletté l’attore. “Mi piacerebbe vedere il personaggio di Winston esplorare ancor di più quell’ambito, dire cose del tipo ‘Continueremo a fare quel che già facciamo, ma sta accadendo qualcosa di grosso e sta influenzando il nostro universo’. Mi piacerebbe vederlo legato a ciò che sta succedendo nel mondo, in relazione alle attività paranormali presenti. Ho delle mie idee personali e altrettante teorie, in merito. Dipende in qualche modo dal modo in cui vediamo ai fantasmi, sono divertenti e carini, li intrappoliamo e li mettiamo in un’unità di contenimento, ma cosa sta succedendo davvero? Perché ovviamente, non puoi intrappolare i fantasmi e lasciarli lì. Mi piacerebbe che la questione diventasse un po’ più complicata, ecco. Rimane un concept divertente e tutto il resto, ma sono dell’idea che qualcos’altro stia accadendo, da esplorare e definire oltremodo. Auspicabilmente sarà un qualcosa che vedremo anche, ma nel frattempo rimane divertente già così com’è.”

Nella remota, e speriamo improbabile, ipotesti che Hudson non sarà chiamato a far parte del cast di “Firehouse”, l’attore continuerà comunque a supportare il franchise che lo ha reso leggendario.

“Adoro farne parte. Adoro il fatto che i fan me ne chiedano in continuazione”, ha ammesso. “Stavo guardando il telegiornale ieri e c’era un soldato ucraino, il quale, credo, è riuscito ad evadere dalla Russia. Non ricordo tutti i dettagli, ma il ragazzo era molto eccitato ed è riuscito a scappare portandosi appresso la sua chitarra. Quando gli hanno chiesto a tal proposito, ha tirato fuori lo strumento e ha iniziato a cantare una versione acustica del tema di ‘Ghostbusters’. Quindi, il fatto che abbia toccato così tante persone in tutto il mondo, mi rende onorato a farne parte”.

L’ultima parola dell’attore viene dedicata al compianto Ivan Reitman, regista dei primi due film della saga, il quale ci ha lasciati all’inizio del 2022, e al figlio Jason Reitman, dietro la macchina da presa dei nuovi sequel.

“Sono così felice di sapere che anche se Ivan ci ha lasciati, Jason è ancora impegnato a veder crescere il franchise e a farlo rimanere in vita”, ha concluso Hudson. “Quando abbiamo girato il primo film, non potevo immaginare che ne avremmo parlato tutt’oggi… ho amici attori che, come me, fanno questo mestiere da molto tempo e molti di loro non hanno niente nella loro filmografia, di così iconico… sono così felice che i fan vi si relazionino ancor oggi e che ha è riuscito a sopravvivere al passare delle generazioni. Osservo questi piccoli bambini, che scoprono ora quel mondo e lo adorano, e ad Halloween vanno in giro con le loro tute da Ghostbuster. Sono solo molto, molto orgoglioso di farne parte e molto felice di continuarne la storia”.

Andrea Persica

Ernie Hudson: “Ho letto il copione del sequel di Afterlife”

Ad un anno dalla uscita nelle sale del film di Jason Reitman Ghostbusters: Afterlife, si scaldano i motori per il sequel che come ormai sappiamo avere un nome in codice, Firehouse, e che la Sony ha messo in listino per uscire il prossimo 20 dicembre 2023. Ufficialmente, a parte queste due informazioni, sappiamo ben poco, se non che tornerà la famiglia Spengler e per la prima volta alle prese con i fantasmi di New York. Il successo ottenuto, sia in sala che in home video, ha di fatto rilanciato il brand Ghostbusters, e oltre a questo film sappiamo che in lavorazione ci sono due cartoni animati – un film per il cinema e una serie per Netflix –  e una nuova storia a fumetti. L’attesa è tanta e gli stessi attori che saranno coinvolti non nascondono l’entusiasmo – come McKenna Grace, raccontato qui – e recentemente Ernie Hudson aveva dichiarato che la Sony stava esaminando la nuova sceneggiatura di Reitman e Gil Kenan. Proprio ieri, la conferma che Hudson ha letto il copione, e con la cautela che si richiede in questi casi ha potuto riportare le sue impressioni in una intervista rilasciata a Comicbook:

“Ho letto una versione” ha rivelato. “Sono piuttosto sicuro che siano decisi a realizzare un altro film. Quello che ho letto mi è piaciuto, ma so anche che è ad uno stadio prematuro. Jason è una persona incredibile, lo adoro e lo apprezzo molto. Mi sento grato della possibilità di lavorare con lui. Perciò tutto questo mi rende emozionato, ma…non do niente per scontato, non l’ho mai fatto”.

Come più volte dimostrato, Hudson si dichiara nuovamente felice di aver preso parte alla saga dei Ghostbusters, “E sono davvero contento di vedere bambini di due-tre anni cantare felici la canzone [di Ray Parker Jr.]”.

Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi… a breve, l’ago impazzirà davvero!

Seguiteci sui nostri canali per essere informati sulla lavorazione del nuovo film che, secondo un recente scoop, aveva messo in lista Firehouse come inizio produzione per la prossima primavera.

Le scene eliminate di “Ghostbusters: Afterlife”

Il libro ufficiale delle ricette di Ghostbusters, recentemente uscito nelle librerie, ha rilevato non solo quanti manicaretti potremmo cucinare con… la melma, ma anche una galleria fotografica interessante del film zeppa di inquadrature alternative e scene eliminate. Questo ha confermato la presenza di alcune delle sequenze descritte sia dal regista Jason Reitman che dal cast principale. Le abbiamo raccolte in un nostro dossier, risultato di un puntuale confronto di tutte le fonti che nel tempo ci hanno rivelato frammenti di queste scene grazie al confronto con tutti i trailer, con il libro Ghostbusters Afterlife: The Art and Making of the Movie, il backstage della seconda unità, il suddetto libro delle ricette, un articolo di Spook Central e di Ghostbusters Wiki.

Attenzione: questo elenco è da considerarsi temporaneo, nuove fonti potrebbero essere rivelate più avanti e inoltre ad oggi non è mai stata resa disponibile alcuna copia dello script di Gil Kenan e Jason Reitman. Quando questo avverrà, potremo finalmente avere un’idea di tutte le scene tagliate dal film.

Prima di tutto, lo stesso Jason ha dichiarato che non è da lui realizzare un director’s cut dei suoi film, non a caso nelle edizioni home video di Afterlife c’è una sola sequenza eliminata, ma è stato confermato che il primo cut durava 2 ore e 56 minuti inclusi i crediti finali: quindi circa un’ora di montaggio è saltata via. Molto spesso si dimentica che quando si realizza un film uno dei punti fondamentali è la struttura e il ritmo, e se occorre tagliare qualcosa il regista, d’accordo con il montatore, sa cosa sacrificare. La differenza fra director’s cut e una versione integrale è ugualmente confusa dai fan: non per forza la versione desiderata dal regista deve essere anche la più lunga. E quella più lunga, desiderata dai fan più esigenti, non sempre è la migliore, è più una curiosità feticista.

Quello che andremo a descrivere nel dettaglio è ovviamente un elenco altamente “Spoiler”: rimandate la lettura se non avete ancora visto il film.

Nota: alcune cose non sono riconducili a delle scene precise. Per esempio, durante la post-produzione agli inizi del 2020, era uscita la notizia che la Menahan Street Band aveva realizzato una cover “anni ‘60” della canzone del 1984 di Ray Parker Jr., da utilizzare per una scena durante la quale i ragazzi trovavano fra le varie cose del nonno Egon un disco 45 giri. Questa versione vintage non è stata più utilizzata. Altri cambiamenti sono stati fatti per semplificare il background di Callie, originariamente più dettagliato, e la scena della stanza piena di oggetti (alcune foto rivelano una targa della Ecto-1/A, da Ghostbusters 2, poggiata su uno scaffale), montata con meno riferimenti alla vecchia saga. Tutte le altre sono invece facilmente elencabili in ordine cronologico.

La scena eliminata di Janine

L’unico taglio inserito come extra in home-video vede Janine consegnare a Callie le ceneri di suo padre in una scatola. Mentre i ragazzi stanno curiosando fra le varie cose del loro nonno, Janine trova una moneta e la nasconde nella tasca: nella scena post-credit, apprendiamo che si tratta della moneta commemorativa dell’Esposizione Universale tenuta a Flushing Meadow nel 1964 che Janine regalò a Egon come portafortuna, sequenza eliminata dal primo Ghostbusters e inserita in coda ad Afterlife.

 

La morte di Egon

All’inizio del film, vediamo il terror dog inseguire Egon in fuga con il suo furgone. Come si evince dagli story board visibili nel libro The Art and Making of the Movie, dopo essersi ribaltato con il furgone Egon si appresta a chiudere la trappola mentre il braccio di Vinz Clortho si allunga all’esterno. Secondo una intervista alla montatrice del film Dana Glauberman, l’attacco di Zuul a Egon seduto sulla poltrona era molto più violento.

Lo sfratto

Nel primo trailer, il dettaglio della notifica di sfratto era più dettagliato, e indicava Chicago come città di origine della famiglia di Callie. Nella inquadratura successiva, c’era un dettaglio di Callie e Trevor che uscivano dall’appartamento con i loro bagagli.

La torre idrica

Fra il primo e il secondo trailer, l’inquadratura cambia e sulla torre idrica viene inserito digitalmente il nome della città di Summerville.

“Proprio niente non direi”

Nel secondo trailer, quando Callie chiede a Janine, “Non ci ha lasciato niente, eh?”, quest’ultima risponde “Be’, proprio niente non direi”. Nel film lei dice, “Non è esattamente così, di debiti ne ha lasciati tanti”.

Phoebe derisa dai compagni

Nel secondo trailer, vediamo un compagno di classe far esplodere una confezione di Doritos addosso a Phoebe. Questa scena è da inserirsi all’inizio del suo arrivo in classe, non ben accolto da quanto si intuisce da questo scherzo. In una foto dal Cookbook, un pezzo di Doritos è visibile fra i capelli di Phoebe in un ciak scartato dell’incontro fra lei e Podcast.

Callie incontra lo sceriffo

Nel backstage inserito in home video, vediamo Callie uscire dal ferramenta e incontrare lo sceriffo Domingo. E’ probabile che sul cruscotto abbia messo una multa.

La mappa antica di Summerville

Nel primo trailer, c’è un dettaglio della mappa di Summerville recuperata da Gary.

“L’unica che ha il motore”

Nel secodo trailer, Phoebe vede Trevor lavorare alla Ecto-1, e gli chiede, “Hai scelto la station-wagon?”, “E’ l’unica che ha il motore”, le risponde. Questo scambio è stato eliminato al montaggio.

Phoebe scende le scale / trova la trappola

Nel Cookbook, c’è una fotografia di Phoebe che scende le scale mentre indaga cosa sta alimentando il PKE, e un’altra dove trova la trappola. Inquadrature scartate.

Podcast prova ad aprire la trappola

Nel backstage inserito in home video, c’è una battuta tagliata di Phoebe che commenta i vani tentativi di Podcast nell’aprile la trappola per fantasmi: “Un righello di legno contro una scatola di metallo. Mi chiedo chi vincerà”.

“Un film negli anni ‘90”

Dopo la lezione, Gary per spiegare a Phoebe e Podcast cosa successe a Manhattan negli anni ’80, mostra loro un video di Youtube con l’arrivo dei Ghostbusters a Central Park West. Dice loro che su questi eventi ne fecero un film negli anni ’90, al che Podcast gli ribatte, “Ho bisogno di vedere questo film!”. Questo scambio di battute è visibile nel backstage della seconda unità, mentre la frase finale di Podcast è stata inserita in uno dei vari spot del film su Facebook. Sempre su questa scena, nel cookbook c’è una inquadratura diversa della reazione dei due ragazzini.

Il mastro di chiavi scappa dalla trappola

Nel primo trailer c’è una inquadratura dall’alto di Vinz Clortho che scappa fra i bus subito dopo l’apertura della trappola.

Trevor raggiunge Lucky

In una intervista online, Finn Wolfhard conferma che una scena complicata da girare, poi scartata, è stata quella di Trevor che viene invitato da Lucky ad aggregarsi a lei per un giro in montagna, perché Reitman aveva girato tutta una sequenza di Trevor che salta dalla finestra della cella frigorifera per raggiungere la macchina degli amici di Lucky in corsa.

Phoebe al tavolo di lavoro

Nel Cookbook c’è una foto di una inquadratura scartata di Phoebe seduta al tavolo di lavoro mentre sistema il proton pack.

Phoebe prova il proton pack, e mangia i popcorn

Una sequenza di Phoebe che esce dal laboratorio dalla porta secondaria, prova il proton pack sparando sul fieno, creando una pioggia di popcorn, è stata girata e scartata, ma è visibile a frammenti in più fonti (il backstage del film, il Cookbook, e Art and Making of the Movie Book). Chi ha visto il film ricorderà Phoebe che mangia i popcorn mentre vede su Youtube lo spot dei ghostbusters: ora sappiamo da dove li aveva trovati. In un’intervista, McKenna Grace ha affermato che quella è stata una delle scene più difficili da girare, per il peso dello zaino e l’invadenza degli insetti nel luogo delle riprese!

Alla Fonderia

Nel libro The Art and Making of The Movie book, c’è una inquadratura tagliata di Phoebe che trascina il carrello rosso con sopra il proton pack mentre cammina con Podcast verso la fonderia.

L’esuberanza di Podcast

Nel backstage della seconda unità, sentiamo uno scambio di battute fra Podcast e Phoebe che è stato tagliato. Subito dopo la fuga del fantasma Muncher, Podcast urla di gioia “Sì!”, e pone la sua mano per battere il cinque a Phoebe, ma lei lo rimprovera dicendogli, “Ti avevo detto di intrappolarlo”, e lui le risponde, “Va bene, lo prenderemo la prossima volta, ok? Ok!”. Alla fine di questa sequenza, Podcast le ribadisce, “Se mi diverto, ci divertiamo”.

Gary e Callie a cena

Nel Cookbook, c’è una inquadratura alternativa della cena di Gary e Callie. Nella foto si nota qualcuno a sinistra inginocchiato, probabilmente uno della troupe. O un guardone.

“Amo quest’auto!”

Nel terzo trailer, conosciuto come quello internazionale, c’è una battuta differente della reazione di Podcast quando attiva per errore il meccanismo del sedile: “Amo quest’auto!”. Nel film dice, “Un sedile da mitragliere?”.

Muncher smerda la cameriera

Nel backstage della seconda unità, vediamo la preparazione per una sequenza poi tagliata di Muncher che passa attraverso una cameriera del ristorante dove si trovano Callie e Gary, riempiendola di melma. L’ha, insomma, smerdata…

Phoebe con il PKE

Nel secondo trailer c’è una fugace inquadratura di Phoebe che salda un pezzo del PKE, poi scartata.

“Ehi budd…”

Fra il trailer internazionale e il film montato, la reazione di Gary alla vista del terror dog nel supermercato è leggermente differente. Nel primo caso, dice “Ehi budd…” (buddy, cioè amichetto), nel film invece riesce a dire “Ehi”, per poi darsela a gambe. E a proposito di questa scena, l’attore Oliver Cooper, nei panni della sicurezza del supermercato, è stato tolto al montaggio. Cooper ha affermato che il suo ruolo era divertente, e che impiegò quattro giorni per girare le sue scene.

Lucky al ristorante

Nel Cookbook, c’è una fotografia della scena dei quattro ragazzi che discutono al tavolo della caffetteria: si nota come Lucky sia seduta accanto alla finestra a fianco di Podcast, anziché a Trevor come si vede nel film.

Attorno al modellino della fattoria

Logan Kim ha affermato di aver girato più battute del suo personaggio Podcast in questa scena, ma per un problema alla voce che era diventata più bassa del solito, hanno preferito scartarle (prima che lo possiate pensare, non sempre gli americani risolvono con il doppiaggio come facciamo noi in Italia, ma è più probabile che Reitman abbia deciso di accorciarle per motivi di ritmo).

Callie con il PKE

Esiste una fotografia delle riprese di Callie che cammina fuori la casa mentre cerca il laboratorio di suo padre Egon, foto presente nel Cookbook ma non nella edizione finale del libro.

I Mini Puft attaccano il ferramenta

Dal primo trailer, dalle foto di scena e dal backstage della seconda unità, apprendiamo che l’invasione dei fantasmi colpiva anche il ferramenta. Nel trailer vediamo infatti il titolare aggirarsi con una pala per la neve, preoccupato da qualcosa che ha visto o sentito: nelle fotografie pubblicate anche da Jason, si scopre che sono i Mini Puft a invadere il negozio e diventare, nella loro follia, ancor più pericolosi. In una e-mail fra Paul di Spook Central e Eric, capoufficio della Ghost Corps, si legge che ad un certo punto i Puft prendevano possesso della spara chiodi. Il resto potete immaginarlo da soli.

“Sei tu il Guardia di Porta?”

Queste due fotografie testimoniamo che Paul Rudd, posseduto come Mastro di Chiavi, chiedeva agli animali chi di loro fosse il Guardia di Porta. La fonte è la diretta parrucchiera che lavorò al film, nel suo sito ufficiale.

L’ultima di Phoebe

Nathan “Nate” Orloff, secondo montatore del film, ha affermato che McKenna Grace aveva molte più battute da dire a Gozer: al montaggio scelsero le migliori dopo averla sentita raccontate parecchie barzellette, come se fossero ad un qualsiasi Comedy Club…

Ray contro Gozer

Stimolato da Reitman, a quanto pare Dan Aykroyd fu libero di improvvisare durante il dialogo con Gozer, e per farlo sentire in minoranza se ne uscì dicendo, “Gli hawaiani hanno un dio migliore di te, Pele potrebbe prenderti a calci nel culo!” (Pele è la dea del fuoco).

Janine alla fattoria

Nella scena finale della battaglia, alcune inquadrature del backstage inserito in home video rivelano che Janine era presente mentre il fantasma di Egon incontra la sua famiglia e i suoi colleghi.

Podcast contro i mini Puft

Una fotografia presente nel Cookbook, e una dichiarazione di Logan, testimoniano che fu girato molto più materiale di Podcast alle prese con i mini puft dentro la Ecto-1. Logan ricorda che girò gridando “AH!!” e combattendo con il PKE per 45 minuti di fila!

Podcast assieme agli acchiappafantasmi

Due fotografie confermano che Podcast era accanto ai vecchi ghostbusters mentre osservano il fantasma di Egon dissolversi per sempre.

A casa di Dana e Peter

La prima scena post credit del film vede Peter e Dana provare la macchina per lo shock elettrico. In verità, questa sequenza era in origine girata con molte più scene e per un contesto diverso. Poiché in un backstage si vede Janine presente su quel set, secondo Spook Central si ritiene che fosse lì per arruolare Peter (e poi successivamente Winston) per aiutare la famiglia Spengler a Summerville. C’è poi un’altra inquadratura che ritrae una fotografia ricordo dei quattro acchiappafantasmi davanti la caserma (in verità, una foto di backstage degli attori risalente al novembre del 1983), e Eric della Ghostcorps ha confermato che era inserita in questa scena (la location lo conferma). Scartando questa scena, Reitman ha deciso di inserirla come post-credit, girando praticamente due anni dopo (nell’agosto 2021) la scena di Winston che ritorna alla caserma dei pompieri con la Ecto-1.

L’ufficio di Winston

L’ipotesi dell’arruolamento di Janine è abbastanza attendibile, poiché in questa foto tratta dal Cookbook si può vedere la scatola con le ceneri di Egon poggiata sul tavolo di Winston. Questo indica che Janine avrebbe recuperato i resti di Egon nella scena sopra descritta, e quindi collocherebbe questo dettaglio nell’ufficio di Winston prima della battaglia finale e non dopo, come invece è stato montato nel film.

Potrebbero esserci sorprese di qualche recupero interessante in vista del quarantennale della saga, previsto per il 2024, o il casuale recupero del copione, nel frattempo non possiamo che consigliarvi di tenervi caldi i film di Ghostbusters in attesa di novità future.

Andrea Ciaffaroni

Finn Wolfhard premiato con il Saturn Award!

Una notizia stranamente passata inosservata, ma Ghostbusters Afterlife ha finalmente vinto un premio, dopo tante candidature meritate ma andate a vuoto (fra cui il BAFTA per i Migliori effetti speciali visivi, e il Critics’ Choice Super Awards come Miglior attrice per McKenna Grace): come annunciato lo scorso agosto, il film di Jason Reitman aveva ricevuto ben quattro nomination, e durante la cerimonia del 25 ottobre scorso è stato dato il premio come Best Performance by a Younger Actor a Finn Wolfhard. Canadese, 20 anni il prossimo 23 dicembre, dal 2016 star mondiale nella serie Stranger Things, del remake di It (2017 e 2019), voce e chitarrista di un gruppo musicale, e persino regista, nel 2020, di un cortometraggio dal titolo Night Shifts, Wolfhard è uno degli attori giovani più promettenti al mondo. Come attore nella parte di Trevor in Afterlife, sarà quasi certamente nel seguito per il momento intitolato Firehouse, nel 2023. Probabilmente non vedremo l’ora di rivederlo alla guida della Ecto-1 …ma quel salto che fece sul campo di grano…. a New York potrebbe non essere possibile…