A come ANNIE POTTS

All’anagrafe Anne Hampton Potts, nata a Nashville (Tennessee, USA) il 28/10/1952. Cresciuta a Franklin nel Kentucky, attrice e doppiatrice, è una caratterista molto presente nei film degli anni ‘80. Nel mondo del cinema è nota per l’interpretazione della segretaria Janine Melnitz in “Ghostbusters – Acchiappafantasmi” (1984) e “Ghostbusters II’’ (1989) e per il doppiaggio di Bo Peep in “ToyStory” (1995) e’“Toy Story 2” (1999). Tra le sue interpretazioni, possiamo ricordare la miniserie “Designing Women”, in cui fa parte del cast principale, i film del 1986 “Jumpin’ Jack Flash” e “Bella in rosa”, e più di recente la partecipazione come guest star a famose serie tv come “Joan of Arcadia”, “CriminalMinds”, “Close to home”.

B come BILL MURRAY

All’anagrafe William James Murray, nato a Wilmette (Illinois, USA) il 21/09/1950. Interprete dalla straripante personalità, dotato di una comicità caustica e stralunata, conosce la notorietà con lo show televisivo “Saturday Night Live”, alla fine degli anni ‘70. Il suo primo successo cinematografico è la commedia “Polpette” (1979), diretta da Ivan Reitman, regista anche di “Ghostbusters – Acchiappafantasmi”, che nel 1984 consacra il suo talento comico. Numerose altre interpretazioni, principalmente commedie, fino a11993, anno in cui interpreta “Lo sbirro, il boss e la bionda” di John McNaughton e “Ricomincio da capo”, metafisico gioco narrativo diretto da Harold Ramis. In seguito recita in “Ed Wood” (1994) di Tim Burton, “Sex Crimes” (1998) ancora di McNaughton e nel 2000 in “Charlie’s Angels” di Joseph McGinty. Ha dato una grande prova d’attore nei film “Lost inTranslation – L’amore tradotto” (2003) di Sofia Coppola e “Broken Flowers” (2005) di Jim Jarmusch.

C come CARTONI ANIMATI

Sono tre le serie a cartoni animati basate sul film “Ghostbusters”. La prima serie, intitolata “The Real Ghostbusters”, andò in onda dal 1986 al 1991 per un totale di 140 episodi suddivisi in 7 stagioni; in questa serie, vediamo i nostri eroi impegnati a catturare fantasmi in una New York costantemente infestata. La seconda, che porta il nome di “Slimer!”, è lo spin-off della precedente e vede come protagonista l’omonimo fantasmino verde. Composta da 32 episodi suddivisi in 2 stagioni prodotte dal 1988 al 1989, la serie parla delle avventure di Slimer e fu concepita per un pubblico di piccolissimi dato che i bambini amavano molto questo personaggio. Nel 1997 fa la sua apparizione la terza serie, ovvero “Extreme Ghostbusters”, che venne prodotta nel tentativo di far rivivere il merchandise di “The Real Ghostbusters”. In questa serie l’ambientazione si fa più tetra; quasi dark, l’ingombrante colonna sonora tende al rock/funk e i fantasmi vengono disegnati più mostruosi. La serie è composta da una sola stagione di 40 episodi. Dei vecchi protagonisti rimangono solo Egon, Janine e Slimer, mentre la nuova squadra di Acchiappafantasmi è formata da quattro allievi di Egon.

D come DAN AYKROYD

All’anagrafe Daniel Edward Aykroyd, nato a Ottawa (Canada) il 01/07/1952. Attore, sceneggiatore, produttore e regista canadese naturalizzato statunitense, debutta in “Love at First Sight” (1977) di Rex Bromfield; due anni dopo, ottiene la prima parte importante in “1941 – Allarme a Hollywood” (1979) di Steven Spielberg. Negli stessi anni, concorre a cambiare la storia della televisione americana partecipando al varietà “Saturday Night Live”, dove incontra John Belushi. Tra i due nasce un’amicizia e un sodalizio professionale che li porta al successo con il musical “The Blues Brothers” (1980) di John Landis, che dirige Aykroyd anche nel seguito “Blues Brothers – Il mito continua” (2000), “Ai confini della realtà” (1983), “Una poltrona per due” (1983) “Spie come noi” (1985). Sempre negli anni ‘80 recita in “I vicini di casa” (1981) di John Avildsen, e consolida la sua carriera con “Ghostbusters – Acchiappafantasmi” (1984) di Ivan Reitman e con la candidatura all’Oscar per ‘‘A spasso con Daisy” (1989) di Bruce Beresford. Dopo i grandi successi degli anni ‘80, come “Doctor Detroit” (1983) di Michael Pressman, lo si vede ne “I signori della truffa” (1992) di P.A. Robinson, “Delitto Imperfetto” (1999) di John Landis, “La casa della gioia” (2000) di Terence Davies, “La maledizione dello scorpione di giada” (2001) di Woody Allen, “Crossroads – Le strade della vita” (2001) di Tamra Davis ed “Evolution” (2001) di Ivan Reitman. Può sempre contare su un ruolo nei film di Adam Sandler, del quale è stato il maestro, come “50 volte il primo bacio” (2004) e”Io vi dichiaro marito e marito” (2007).

E come ERNIE HUDSON

All’anagrafe Earnest Lee Hudson, nato a Benton Harbor (Michigan, USA) il 17/12/1945. Diplomato alla Wayne State University di Detroit, riceve una borsa di studio per la Yale School of Drama, e durante gli studi accetta di recitare in alcuni musical grazie ai quali conosce il regista Gordon Parks, che lo fa recitare nel film “Leadbelly” (1976). In seguito si iscrive all’Università del Minnesota, ma poi decide di lasciare definitivamente gli studi per lavorare a tempo pieno nel cinema e in televisione. Ernie Hudson ha interpretato il ruolo di Winston Zeddemore nei due “Ghostbusters” (1984 e 1989). Sembra che Hudson sia stato voluto a tutti i costi da Bill Murray nel prossimo capitolo degli Acchiappafantasmi, “Ghostbusters III”: senza di lui infatti Murray non avrebbe mai accettato di girare il terzo capitolo della saga. Tra i film in cui ha recitato ricordiamo “Il corvo” (1994), “Congo” (1995), “Miss Detective” (2000) e il suo sequel “Miss F.B.I. – Infiltrata speciale” (2005), e il recente “Dragonball Evolution” (2009) diretto da James Wong, dove ricopre il ruolo di Sifu Norris (equivalente di Mutaito).

E come ECTO-GOOGLES

Gli ecto-goggles sono un’evoluzione del classico visore notturno usato dai militari. Nel film “Ghostbusters” servono per scovare entità ectoplasmatiche non visibili a occhio nudo: riescono infatti a rilevare il vapore di un ectoplasma, classificandolo, all’interno del visore, secondo le stesse valenze usate dal PKE. Nel film sono indossati unicamente da Ray.

F come FILM

“Ghostbusters”, USA, 1984. Regia: Ivan Reitman. Sceneggiatura: Dan Aykroyd e Harold Ramis. Interpreti: Bill Murray (Peter Venkman), Dan Aykroyd (Ray Stantz), Harold Ramis (Egon Spengler), Ernie Hudson (Winston Zeddemore), Annie Potts (Janine Melnitz), Rick Moranis (Louis Tully), Sigourney Weaver (Dana Barrett), William Atherton (Walter Peck).

Peter Venkman, Ray Stantz e Egon Spengler sono tre ricercatori del paranormale dell’università di New York. Quando il rettore toglie i fondi al loro gruppo di ricerca, i tre aprono una loro agenzia per la cattura di ectoplasmi. La loro prima cliente, Dana Barrett, sostiene di aver visto nel frigo di casa sua una terribile creatura, che pronunciava la parola ‘Zuul’. Nessuno sembra crederle; tuttavia all’inizio il suo è l’unico caso, e Peter è felice di aiutarla, anche se più che altro vuole fare colpo su di lei. Sembra che l’impresa stia per fallire, quando la segretaria Janine Melnitz riceve una chiamata d’emergenza da uno degli hotel più lussuosi di New York. Dopo questo primo caso, a New York si scatena un’ondata di fenomeni paranormali, e gli Acchiappafantasmi diventano molto popolari. Questo attira le attenzioni di un funzionario dell’ente per la protezione dell’ambiente, Walter Peck, che inizia a indagare su di loro. Nel frattempo, Peter, Ray e Egon decidono di assumere un nuovo elemento, Winston Zeddemore. Le indagini sul caso di Dana proseguono: gli Acchiappafantasmi scoprono che la donna è stata presa di mira da un semidio sumero del 6000a.C., Gozer, che ha inviato sulla Terra due suoi adoratori, Zuul il Guardia di Porta e Vinz Clortho il Mastro di Chiavi. Queste due entità prendono possesso di Dana e del suo vicino di casa Louis Tully, trasformandoli in ‘cani del terrore’ (‘terror dog’), per preparare l’arrivo di Gozer. Purtroppo gli Acchiappafantasmi non riescono a intervenire, perché Peck, con un mandato, entra nella loro sede e disattiva l’Unità di Contenimento che racchiude i fantasmi. Il contenitore esplode e gli Acchiappafantasmi vengono arrestati; solo i numerosi avvistamenti in città convincono il sindaco a rilasciarli. I quattro recuperano le loro attrezzature e si dirigono al palazzo di Dana, in cima al quale si è aperto un portale dimensionale. Là trovano una donna d’aspetto androgino che dice di essere Gozer. Il semidio offre agli Acchiappafantasmi l’opportunità di scegliere la forma che prenderà per eliminarli; per evitare di rispondere, gli Acchiappafantasmi non pensano a nulla, tranne Ray, che inavvertitamente pensa alla mascotte dei suoi marshmallow preferiti. Un pupazzo gigantesco (Marshmallow Man) appare quindi a New York e semina il panico; l’unica soluzione per distruggerlo è incrociare i flussi delle armi e puntarli verso il portale. L’impresa è pericolosa, ma riesce: il portale viene chiuso, Dana e Louis ritrovano le loro sembianze e gli Acchiappafantasmi vengono inneggiati a eroi nazionali dall’intera città di New York.

Il film fu campione d’incassi nel 1984, e nel 2000 si è posizionato al 28° posto nella lista delle migliori cento commedie americane di sempre (AFI’s 100 Years … 100 Laughs), secondo un sondaggio effettuato dall’American Film Institute.

“Ghostbusters II”, USA, 1989. Regia: Ivan Reitman. Sceneggiatura: Dan Aykroyd e Harold Ramis. Interpreti: Bill Murray (Peter Venkman), Dan Aykroyd (Ray Stantz), Harold Ramis (Egon Spengler), Ernie Hudson (Winston Zeddemore), Annie Potts (Janine Melnitz), Rick Moranis (Louis Tully), Sigourney Weaver (Dana Barrett), Peter MacNicol (Janosz Poha).

Dopo cinque anni, le manifestazioni paranormali a New York sono cessate. Gli Acchiappafantasmi, colpiti da un’ordinanza restrittiva per i danni procurati alla città, hanno chiuso l’attività. Ritornano però a indagare per aiutare la loro vecchia amica Dana, nuovamente colpita da strani fenomeni paranormali. Quando la carrozzina del suo bambino si mette a correre per le strade di New York, chiama gli Acchiappafantasmi, che scendono nel sottosuolo e scoprono uno strano fiume di melma rosa. Durante le indagini, procurano un blackout all’intera città e vengono portati in tribunale, dove però salvano il giudice dall’assalto dei fantasmi di due delinquenti da lui un tempo condannati. Tornati in attività, gli Acchiappafantasmi indagano sulla strana sostanza che scorre sotto New York: è melma umorale che reagisce agli stati d’animo delle persone. Il fenomeno è legato a un antico quadro raffigurante il tiranno Vigo di Carpazia: il suo spirito è infatti imprigionato nel dipinto, e ora vuole tornare al mondo per dominare la Terra; per realizzare il suo intento, ipnotizza Janosz Poha, il capo della galleria d’arte dove Dana lavora come restauratrice. Janosz è innamorato di lei e Vigo gli promette che potrà averla in sposa se rapirà il bambino di Dana, Oscar, e glielo porterà, affinché possa reincarnarsi. Mentre gli Acchiappafantasmi si trovano impossibilitati ad aiutarla (sono infatti finiti in un ospedale psichiatrico a causa di un piccolo ‘incidente’ con la melma rosa), Janosz rapisce Oscar; Dana capisce che lo ha portato al museo e lo raggiunge immediatamente, rimanendo intrappolata all’interno dell’edificio, che viene coperto da una calotta di melma. In città si scatenano i fenomeni paranormali e gli Acchiappafantasmi sono rilasciati, ma le loro attrezzature non scalfiscono la calotta che ricopre il museo. Intuiscono che, poiché la melma reagisce alle emozioni, hanno bisogno di catalizzare emozioni positive per sconfiggere Vigo; decidono quindi di ricoprire l’interno della Statua della Libertà di melma e caricarla con le emozioni buone dei newyorkesi, per i quali Lady Liberty è il simbolo positivo per eccellenza. La statua, animata dalla melma, percorre le vie di New York acclamata dai suoi cittadini, e porta gli Acchiappafantasmi fino al museo: i quattro riescono a entrare, distruggere il quadro di Vigo e salvare Dana e Oscar. Ancora una volta, gli Acchiappafantasmi salvano New York, e la città li porta in trionfo.

“Ghostbusters III”, USA, in lavorazione.

Subito dopo il secondo capitolo, Dan Aykroyd e Harold Ramis scrissero una bozza di sceneggiatura intitolata “Ghostbusters in Hell”. Come suggerisce il titolo, il film raccontava la storia degli Acchiappafantasmi che scendono all’inferno. Dopo anni di silenzio, nel 2008 arriva la conferma della Sony per la realizzazione di un nuovo capitolo. Lee Eisenberg e Gene Stupnitsky, autori della versione americana di “The Office”, accettano il compito di scrivere un nuovo copione che dovrà soddisfare gli attori e il regista. Dopo la prima bozza, la Sony affianca ai due sceneggiatori Ivan Reitman, Dan Aykroyd e Harold Ramis per riscrivere il copione. Ramis ha anticipato che l’idea è quella di un passaggio di testimone fra la vecchia generazione di Acchiappafantasmi e quella nuova.

G come GHOSTBUSTERS

Il nome “Ghostbusters” apparteneva alla Filmation, che nel 1975 aveva prodotto il telefilm “Ghost Busters”, una serie composta da 15 episodi con protagonisti Jake Kong (interpretato da Forrest Tucker), Eddie Spencer (interpretato da Larry Storch) e Tracy il Gorilla (interpretato da Bob Burns). Fino all’ultimo sul set del film di Reitman non si sapeva con certezza come intitolare la pellicola. Alla fine, nel dubbio, la Columbia Pictures acquistò i diritti del telefilm e con essi anche quelli sul nome. Nel 1986 la Filmation produsse un sequel a cartoni animati intitolato “Filmation’s Ghostbusters” (serie composta da 65 episodi suddivisi in 2 stagioni, dove i protagonisti sono Jake jr. ed Eddie jr. accompagnati da Tracy il Gorilla – Grunt nella versione italiana -, impegnati nel portare avanti l’impresa di famiglia). Si suppone che sia per questo motivo che la serie animata basata sul film, in produzione nello stesso periodo, venne intitolata “The Real Ghostbusters”, in modo da distinguere con chiarezza chi fossero ‘i veri Acchiappafantasmi’.

H come HAROLD RAMIS

Nato a Chicago (Illinois, USA) il 21/11/1944. Attore, sceneggiatore, regista e produttore, passa dalla televisione al grande schermo agli inizi degli anni ‘80. Ottiene successo con parti di sfondo, un po’ caricaturali ma sempre curate, in pellicole quasi esclusivamente commerciali: è il bizzarro dottor Spengler nei due “Ghostbusters” (1984 e 1989, film di cui è anche sceneggiatore), e l’occhialuto dottor Bettes di “Qualcosa è cambiato” (1997) di James L. Brooks. Nel 1980 esordisce dietro la macchina da presa con la commedia “Palla da golf”, a cui seguono i demenziali “National Lampoon’s Vacation” (1983) e “Club Paradise” (1986). Il gusto del grottesco e la velata critica alle manie della società americana si ritrovano anche nei suoi film successivi, tra cui spiccano i divertenti “Ricomincio da capo” (1993) con BillMurray, “Mi sdoppio in 4” (1996) con Michael Keaton, e “Terapia e pallottole” (1999) con Robert DeNiro e Billy Crystal. Dalla fine degli anni ‘80 inizia anche a produrre i suoi film. Nel suo ultimo film, “Anno Uno” (2009), ricopre la triplice veste di regista, sceneggiatore e attore.

I come IVAN REITMAN

Nato a Komarno (Cecoslovacchia) il 27/10/1946. Produttore e regista canadese di origine ceca, inizia a produrre film studenteschi mentre frequenta l’università e in seguito lavora per la televisione. Tra le sue prime produzioni cinematografiche ricordiamo “Il demone sotto la pelle” (1974) e “Rabid – Sete di sangue” (1976) di David Cronenberg, e “Animal House” (1978) di John Landis, il film che fa conoscere in tutto il mondo la comicità scatologica e demenziale di John Belushi. Dotato di grande intuizione nello scegliere progetti di successo, ha prodotto e diretto famosi film che sono allo stesso tempo horror e giocosi, come “Ghostbusters – Acchiappafantasmi”  (1984) ed “Evolution” (2001). Con “I gemelli” (1988), “Un poliziotto alle elementari” (1990) e “Junior” (1994) ha trasformato il muscoloso Arnold Schwarzenegger in un attore comico.

J come JOHN BELUSHI

Il film “Ghostbusters” è uno dei due film (l’altro è “Spie come noi”) che Dan Aykroyd scrisse per sé stesso e il suo caro amico e compagno di avventure John Belushi (24 gennaio 1949 – 5 marzo 1982). Infatti, il ruolo di Peter Venkman era stato scritto pensando a Belushi; dopo la sua prematura scomparsa il progetto venne accantonato fino al 1984, quando il copione venne riscritto con l’aiuto di Harold Ramis. Il personaggio di Belushi venne modificato e affidato a Bill Murray (che aveva lavorato con Aykroyd e Belushi al “Saturday Night Live”). Dan Aykroyd è l’unico attore rimasto del cast pensato in origine: infatti il ruolo di Egon Spengler era stato proposto a Chevy Chase, quello di Winston Zeddemore a Eddie Murphy e quello di Louis Tully a John Candy.

K come KENNER

La Kenner è un’azienda produttrice di giocattoli. Dal 1986 al 1990 la Kenner ha prodotto una vastissima serie di action figure di successo ispirate alla serie a cartoni animati “The Real Ghostbusters”. Questa serie di giocattoli comprendeva più versioni di tutti i protagonisti, una serie di fantasmi noti come Slimer e il Marshmallow Man e altri inediti, la Fire House (il quartier generale degli Acchiappafantasmi) e numerosi veicoli, compresa la famosa Ecto-l. Nel 1987 sono state messe in commercio anche le riproduzioni a misura di bambino dell’equipaggiamento degli Acchiappafantasmi come lo Zaino Protonico, il P.K.E. e la Trappola. Altre aziende si sono poi affiancate alla Kenner negli anni successivi. Nel 2004 la compagnia Neca in collaborazione con la Joyride produsse una serie di giocattoli ispirati al film del 1984: la serie comprendeva Slimer, Dancing Slimer, il Marshmallow Man, Gozer, i ‘terror dog’ Vinz Clortho e Zuul e la Ecto-1. Altri giocattoli da collezione sono stati prodotti nel 2009 dalla Mattel, che ha messo in commercio un’ulteriore serie di action figure che riproducono fedelmente i volti degli attori dei film.

L come “LONESOME GHOSTS”

“Lonesome Ghosts” è un cartone animato del 1937 prodotto da Walt Disney. In questo corto vediamo Topolino, Paperino e Pippo che gestiscono un’impresa di ‘disinfestazione paranormale’. Impegnati come improbabili cacciatori di fantasmi, i tre vanno in missione a bordo di un’ambulanza: la vettura dei Ghostbusters è appunto un’ambulanza Cadillac del 1959.

M come MILLER-METEOR LIMO-STYLE ENDLOADER COMBINATION CADILLAC AMBULANCE ‘59 ovvero la ECTO-l

La Ecto-l è l’automobile utilizzata dai Ghostbusters come veicolo d’emergenza. E’ conosciuta anche come Ectomobile, per la canzone della colonna sonora “Cleanin’ up the town” dei Bus Boys, dove viene soprannominata in questa maniera. Il modello è una Cadillac Ambulance Miller-Meteor Limo-style Endloader Combination del ‘59, versione prodotta dalla Miller-Meteor di Piqua, Ohio, che aveva la licenza per modificare i veicoli Cadillac nelle versioni ambulanza, carro funebre e limousine. In questo caso, si tratterebbe di una versione custom della Futura Combination Limousine-ambulance, che prevedeva l’utilizzo della piattaforma e lo chassis delle ambulanze, insieme ad alcuni elementi delle limousine come le portiere posteriori e le superfici vetrate. Per i Ghostbusters, l’auto si presenta bianca con le code rosse, No-Ghost Logo sulle portiere anteriori, lampeggianti blu e varie apparecchiature sperimentali sul tetto (nel sequel e nel videogioco le attrezzature e i particolari aumentano, ma l’auto rimane comunque la stessa). Monta anche una sirena con un suono distinto, diverso da quello della polizia o delle ambulanze. Per il film, la macchina fu modificata appositamente da Steven Dane, accreditato nei titoli di coda come ‘hardware consultant’; l’idea originale del veicolo però venne come sempre da Dan Aykroyd, che la descrisse dettagliatamente nelle prime stesure del copione.

N come NO-GHOST LOGO

Il No-Ghost Logo è il famosissimo simbolo degli Acchiappafantasmi. Venne creato da un amico di Dan Aykroyd, che nel primo film interpreta uno dei detenuti della prigione. Il logo è formato dal cartello di divieto europeo ribaltato, dove è intrappolato un fantasmino dall’aria sorpresa. Nell’anno di uscita del film nelle sale, la Harvey Comics, casa editrice che deteneva i diritti di Casper, intentò causa alla Columbia, sostenendo che il fantasma contenuto nel logo era troppo somigliante a Zio Ciccia, uno dei tre zii di Casper. Alla fine, dopo due anni di causa, il giudice Peter Leisure sentenziò che “Vi sono modi limitati per disegnare un fantasma” e la Columbia fu assolta. Ironia della sorte, nel 1995, durante le riprese del film in live action di Casper, venne chiamato proprio Dan Aykroyd per partecipare a un cameo nei panni di Ray Stantz. Nel secondo film il logo è stato opportunamente ritoccato: il fantasma intrappolato abbozza un sorriso e fa il segno di vittoria (e il numero due) con le dita. In rete circolano numerose versioni del No-Ghost Logo, alcune create come parodia e altre come ipotesi per quello del tanto atteso terzo capitolo: il più pittoresco è quello dove il fantasma intrappolato nel cartello di divieto ha ben tre teste.

O come OSCAR (Academy Awards)

Il film “Ghostbusters” ebbe due nomination agli Oscar, una per i migliori effetti speciali (di John Bruno, Richard Edlund, Chuck Gaspar e Mark Vargo) e una per la miglior canzone (scritta da Ray Parker Jr.). Bill Murray ottenne anche una nomination al Golden Globe, importante premio americano secondo solo all’Oscar, come miglior attore protagonista.

P come PETER MAC NICOL

Nato a Dallas (Texas, USA) il 10/04/1954. Sulle scene teatrali fin dall’infanzia, dopo aver studiato presso l’Università del Minnesota ricopre il ruolo del protagonista nel film fantasy “Il drago del lago di fuoco” (1981) ed è subito notato dalla critica. Negli anni a seguire si impegna in diverse produzioni cinematografiche e televisive finché, nel 1989, interpreta il dottor Janosz Poha in “Ghostbusters II”, personaggio che lo rende noto al grande pubblico. Successivamente, ricopre il ruolo di Gary Granger ne “La famiglia Addams 2” (1993) e viene preso in considerazione per il ruolo di Niles Crane nella sitcom “Frasier”, ma gli viene preferito David Hyde Pierce. Tuttavia, dal 1994 è nuovamente in tv con la serie “Chicago Hope”. Nel 1997 esce il film “Mr. Bean – L’ultima catastrofe”, dove ricopre il ruolo del co-protagonista, riscuotendo grande popolarità, ma è soprattutto con la sua partecipazione alla serie “AllyMcBeal” (nella quale, dal 1997, ricopre il ruolo dell’eccentrico ma abile avvocato John Cage) che Peter MacNicol ottiene grande successo anche in Europa. Nel 2001 riceve, grazie alla serie, l’Emmy Award come miglior attore non protagonista. Dal 2005 Peter MacNicol interpreta il dottor Larry Fleinhardt nella serie tv “Numb3rs”, e nel 2006 partecipa alla pluri premiata serie tv “24” nel ruolo del consigliere del Presidente degli Stati Uniti Thomas Lennox.

P come PKE METER

Il PKE Meter (Rilevatore di Energia Psicocinetica) è il primo pezzo di equipaggiamento che appare in “Ghostbusters”: viene infatti usato da Egon Spengler nella biblioteca pubblica di New York, all’inizio del film. Il PKE scopre la presenza di molecole di ectoplasma nell’aria, come un rilevatore di radon rileva il gas: più potente è il fantasma, più forte è la scia che lascia. La teoria di misurazione si basa sul fatto che i fantasmi quando appaiono generano una variazione del campo magnetico, quindi una migrazione di ioni misurabile. Il PKE ha al suo interno un circuito sensibile agli elettroni: una volta che questi elettroni si trovano nell’area dove si è verificato un fenomeno paranormale, vanno a depositarsi sul circuito interno dell’apparecchio provocando un cortocircuito di valore sempre maggiore via via che lo spettro cresce di potenza. La potenza di un fantasma viene suddivisa in classi: più alta sarà la classe, maggiore sarà l’allarme dato dal PKE. Evoluzione del PKE è il GigaMeter, un rilevatore di energia psicomagneterica, misurata in giga electron volt, che nel secondo film è utilizzato per il rilevamento della melma umorale.

Q come QUARANTACINQUE GIRI

Il quarantacinque giri, cioè il singolo, del brano “Ghostbusters” cantato da Ray Perker Jr., fu il più venduto del 1984. Fu un successo discografico planetario e rimase al primo posto nelle classifiche per oltre tre settimane di seguito. Successivamente, Ray Parker Jr. venne citato in giudizio da Huey Lewis, leader dei The News: Lewis accusò Parker  di plagio, sostenendo che il brano “Ghostbusters” fosse una volgare scopiazzatura del suo “I Want a New Drug”. Il giudice diede ragione a Lewis e da quel momento Parker deve versare a Lewis una percentuale dei diritti della canzone “Ghostbusters”.

R come RICK MORANIS

All’anagrafe Frederick Alan Moranis, nato a Toronto (Canada) il 18/04/1953. Dopo una lunga gavetta come attore televisivo, dirige e interpreta insieme all’amico Dave Thomas la commedia “Obiettivo Birra” (1983), mostrando un talento comico legato alla fisicità e a un volto dalle mille smorfie. Interprete secondario in “Ghostbusters – Acchiappafantasmi” (1984) di Ivan Reitman e nel sequel del 1989, appare in “La piccola bottega degli orrori” (1986) di Frank Oz e in “Balle Spaziali” (1987) di Mel Brooks. Nel 1989 raggiunge finalmente il successo con “Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi” di Joe Johnston, successo bissato nel 1994 con “I Flintstones” di Brian Levant. Rimasto vedovo, si è ritirato dalle scene.

S come SIGOURNEY WEAVER

All’anagrafe Susan Alexandra Weaver, nata a New York City (New York, USA) il 08/10/1949. Dopo l’esordio in “lo e Annie” (1977) di Woody Allen, trova il successo interpretando il tenente Ellen Ripley nell’horror fantascientifico “Alien” (1979) di Ridley Scott e consolida la sua fama con “Uno scomodo testimone” (1981) di Peter Yates e “Un anno vissuto pericolosamente” (1983) di Peter Weir. Attrice poliedrica, mostra di essere a suo agio anche con la commedia in “Ghostbusters – Acchiappafantasmi” (1984) di Ivan Reitman. Nel 1986 torna a ricoprire i panni del tenente Ripley in “Aliens – Scontro finale” (1986) di James Cameron, interpretazione che le varrà la candidatura all’Oscar, così come quella per il divertente “Una donna in carriera” (1988) di Mike Nichols e quella per l’intenso “Gorilla nella nebbia” di Michael Apted, sempre del 1988. Negli anni ’90 recita ancora per Ivan Reitman in “Dave – Presidente per un giorno” (1993) ed è memorabile in “La morte e la fanciulla” (1994) di Roman Polanski. Nel 2001 è protagonista insieme a Gene Hackman, Ray Liotta e Jennifer Love Hewitt della commedia “Heartbreakers – Vizio di famiglia”. Nel 2004 è tra gli interpreti di “The Village” di M. Night Shyamalan e nel 2009 recita in “Avatar”, il kolossal 3D di James Cameron.

S come SLIMER

Slimer è il primo fantasma catturato dai Ghostbusters. Verde, informe, puzzolente e voracissimo, infesta il lussuoso Sidgewick Hotel di New York, e la sua cattura rappresenta l’inizio della carriera degli Acchiappafantasmi. In origine, il suo nome doveva essere Onionhead (Testa di cipolla) e la leggenda vuole che sia stato inserito come omaggio a John Belushi, grande amico di Dan Aykroyd, che avrebbe dovuto interpretare il film e che purtroppo scomparve prematuramente. Il personaggio di Slimer ha un cameo anche nel secondo film, ma raggiunge la popolarità con la serie animata “The Real Ghostbusters”, nella quale diventa mascotte ufficiale degli Acchiappafantasmi, vive con loro e spesso li aiuta a risolvere i casi. E’ anche protagonista di uno spin-off tutto suo (“Slimer!”) e negli USA anche dell’omonima collana a fumetti per bambini pubblicata dalla Marvel.

T come TRAPPOLA (Ghost Trap)

La trappola è un dispositivo portatile dove vengono immagazzinati i fantasmi una volta catturati. Il suo principio di base è lo stesso dello zaino protonico: l’involucro esterno della trappola è elettrificato con una carica positiva molto forte, che agisce come griglia di confinamento. La carica della trappola è leggermente più alta di quella del raggio protonico, così che, una volta che un fantasma è stato portato sulla trappola, il raggio protonico può essere interrotto e il fantasma è attirato nella griglia dove rimarrà racchiuso fino alla sua riapertura. Come per lo zaino protonico, la forza di campo usata dipende dalla forza del fantasma da intrappolare. La trappola si aziona grazie a un semplice pedale: premendolo una volta si apre la trappola, che emette un campo positivo della stessa forza del raggio protonico; premendolo nuovamente dopo aver interrotto il flusso di protoni la trappola attiverà un campo più forte, che attirerà il fantasma al suo interno.

U come UNITA’ DICONTENIMENTO (Containment Grid)

L’unità di contenimento, chiamata anche ‘dispositivo di stoccaggio’, è stata creata per conservare definitivamente gli ectoplasmi catturati momentaneamente nella trappola. Il funzionamento di base è molto simile a quello applicato alla trappola: all’interno dell’impianto vi è un campo di energia positiva molto forte, ma, a differenza della trappola, la griglia dell’unità di contenimento è molto più potente ed è capace di intrappolare migliaia di fantasmi allo stesso tempo.

V come VIDEOGAME

Sulla scia del successo degli Acchiappafantasmi, negli ultimi vent’anni sono stati prodotti numerosi videogame per tutte le piattaforme di gioco presenti sul mercato. Alcuni hanno ripreso la trama di “Ghostbusters”, altri quella di “Ghostbusters II” e altri ancora si sono ispirati alle serie a cartoni animati “The Real Ghostbusters” ed “Extreme Ghostbusters”. L’ultimo in ordine cronologico è “Ghostbusters – The Videogame” edito dall’Atari nel 2009. Questo videogioco si differenzia dai suoi predecessori per il fatto che la trama è completamente inedita, scritta da Dan Aykroyd e Harold Ramis (già sceneggiatori dei due film) e che i personaggi riprendono le fattezze degli attori. La vicenda del videogioco è ambientata nel 1991, due anni dopo l’avventura narrata nel secondo film. New York è nuovamente infestata dai fantasmi e gli Acchiappafantasmi si vedono costretti ad arruolare un quinto membro (il giocatore) per contrastare le frequenti attività paranormali via via sempre più violente. Dietro a questa nuova invasione c’è Gozer, il loro vecchio nemico incontrato nel primo film, che sta tentando di tornare sulla Terra alla vigilia di un’importante mostra sul suo culto. Tuttavia, anche dopo aver sconfitto nuovamente Gozer (tornato ancora una volta con le sembianze del Marshmallow Man), le manifestazioni non cesseranno, e gli Acchiappafantasmi scopriranno che il semidio non era che uno strumento nelle mani di Ivo Shandor, l’architetto che aveva progettato il palazzo-antenna visto nel primo film. Impossessatosi del corpo del sindaco, Shandor progetta di trasformare New York in una immensa antenna paranormale in grado di collegare il mondo degli uomini e quello degli spettri, e di conferirgli i poteri di un dio. Nella versione originale i personaggi sono doppiati dagli stessi attori che gli hanno dato vita nei due film, mentre nella versione italiana le voci sono di: Michele Gammino (Peter), Sergio Di Giulio (Ray), Mario Cordova (Egon), Massimo Foschi (Winston), Cinzia Massironi (Janine), Luca Sandri (Walter Peck), Emanuela Pacotto (dottoressa Ilyssa Selwin, interpretata da Alyssa Milano) e Riccardo Rovatti (il sindaco Jock Mulligan, interpretato da Brian Doyle-Murray).

W come WILLIAM ATHERTON

All’anagrafe William Atherton Knight II, nato a Grange (Connecticut, USA) il 30/07/1947. Attore statunitense, dopo alcuni piccoli ruoli cinematografici interpreta lo sfortunato fuggitivo Clovis Poplin in “Sugarland Express” (1974) di Steven Spielberg. Dopo un ruolo importante nella miniserie “Centennial” (1978), Atherton ottiene la parte dell’antagonista nel film”Ghostbusters – Acchiappafantasmi” (1984) dove interpreta il prepotente funzionario Walter Peck. Nel 1988, interpreta il reporter Richard Thornberg nel film d’azione “Die Hard – Trappola di cristallo” e nel sequel del 1990 “Die Hard – 58 minuti per morire”. Altri film che vedono la sua partecipazione sono “Nessuna pietà” (1986), “Il rapporto Pelican” (1993), “Bio-Dome” (1996), “Mad City – Assalto alla notizia” (1997), “Virus”(1999), “Il corvo 3 – Salvation” (2000), “L’ultimo samurai” (2003), “La ragazza della porta accanto” (2004), “Headspace” (2005), “Sepolti vivi” (2007).

X come X-FILES

Il concept originale del film nacque dalla passione di Dan Aykroyd per i fenomeni paranormali, i cosiddetti X-Files. L’attore, dopo aver letto un articolo sulla fisica quantistica e la parapsicologia, ne trasse spunto per il film; le caratteristiche di queste due discipline gli permisero di spiegare il concetto di fantasmi e quello di dimensioni parallele. La passione di Aykroyd per i fenomeni paranormali lo portò in seguito a produrre la serie televisiva “P.S.I. Factor” (88 puntate suddivise in 4 stagioni dal 1996 al 2000”, dove Aykroyd ricopre il ruolo di narratore).

Y come “YEAH,WE CAN DO MORE DAMAGE THAT WAY”

Ovvero; “Sì, così possiamo fare più danno!” Questa è una delle tantissime frasi tormentone che si trovano nei due film. Non basterebbe una giornata per citare tutte le battute dei Ghostbusters che più ci hanno divertito e che, in alcuni casi, sono entrate nel nostro gergo quotidiano!

Z come ZAINO PROTONICO (Proton pack)

Lo zaino protonico è il mezzo d’assalto di base degli Acchiappafantasmi. E’ un acceleratore di protoni nucleari inventato dai Ghostbusters con lo scopo di catturare fantasmi. Ha un fucile (‘proton gun’) collegato a uno zaino posteriore, chiamato acceleratore protonico. Lo zaino protonico funziona concentrando protoni (nel primo film viene definito ‘collider di positroni’) e la pistola è definita una bacchetta di neutroni (‘neutron wand’), utili per attaccare le entità ectoplasmatiche caricate negativamente. In pratica, la proton gun forma uno schermo di energia per immobilizzare i fantasmi e posizionarli sopra la trappola. Il dottor Egon Spengler ha pensato lo zaino e il dottor Ray Stantz l’ha realizzato; in una scena tagliata del primo film, si vede Egon collegare lo zaino a una presa della corrente per ricaricarlo. In un dialogo del film “Ghostbusters”, si dice che funzioni come un ciclotrone, in quanto produce un flusso ad alta potenza caricato di particelle. Contrariamente a un ciclotrone reale (che produce flussi di particelle ben uniti tra loro), il flusso protonico tende a curvare in modo evidente, è molto distruttivo su oggetti solidi e può causare gravi danni. Secondo Egon in “Ghostbusters II”, la cellula di energia del proton pack ha una durata di 5000 anni. Sulla pistola ci sono i pulsanti che modificano la lunghezza del raggio, l’intensità e i gradi del flusso di polarizzazione. Il dottor Venkman definisce i proton pack come degli acceleratori nucleari non autorizzati, ma una scena tagliata della sceneggiatura afferma che non vi è materiale radioattivo attivo, solo uno scarto statico.

Evoluzione del proton pack è il soffiamelma (‘slime blower’), un’attrezzatura inventata dal dottor Egon Spengler e usata contro Vigo in “Ghostbusters II”. Poiché qualsiasi ectoplasma emana vibrazioni negative (cioè migrazione di elettroni carichi negativamente), grazie allo sparamelma esso viene caricato positivamente, come succede con il fascio di protoni dello zaino protonico, e così può essere usato contro entità maligne più potenti dei normali spiriti. Tali entità sono infatti composte da ectoplasma negativo e, se ricoperte da ectoplasma positivo, rimangono intrappolate. Il soffiamelma è composto da: un tanica centrale, al di sotto della quale troviamo l’acceleratore di protoni che serve a caricare positivamente la melma; due taniche laterali, che fungono da riserva nel caso la tanica centrale si esaurisse; lo sparamelma, che crea la pressione necessaria a sparare la melma il più velocemente possibile.