25 anni (16 giugno 1989) usciva nei cinema americani il secondo capitolo di Ghostbusters (in Italia usci il 27 dicembre del 1989)! Ecco un articolo realizzato dal nostro di Valerio Albasini Di Giorgio “Spengler”

L’opinione generale sul secondo film della saga di Ghostbusters si potrebbe riassumere interamente con una frase che non ha niente a che fare con la critica cinematografica e appartiene piuttosto ad un contesto familiare: “Perché non puoi essere più come tuo fratello maggiore?”.

È questo che più o meno ogni fan della saga ha pensato, con termini diversi ovviamente, dal momento che il confronto fra il primo e il secondo capitolo vede quest’ultimo in netto svantaggio. In un certo senso, Ghostbusters 2 si comporta proprio come un fratello minore ribelle, cerca di seguire i passi del fratello maggiore inizialmente, introduce delle novità ma è incostante nell’approfondire tutti i temi, è più “pigro” sotto certi punti di vista.

L’analogia mira semplicemente a sottolineare che i punti deboli del secondo film dipendono anche dall’enorme successo del primo. La struttura delle due trame è troppo simile perché non si faccia un confronto e forse proprio per questo sarebbe stato meglio far discostare maggiormente il nuovo intreccio dalla struttura del film del ’84.

Io considero Ghostbusters 2 un film piacevole, stroncato all’uscita nelle sale anche dal suo rivale: nel Giugno del 1989 usciva il Batman di Burton con pochi giorni di distacco. Se vi state figurando uno scontro fra l’uomo pipistrello e i ragazzi in grigio, forse fareste meglio a pensare a quello fra Warner Bros. e Columbia Pictures, sicuramente più calzante. La strategia però non risultò vincente per la Columbia: Batman aveva un seguito molto più grande dei GB, nati appena cinque anni prima, e il nome di Tim Burton completava la ricetta per un successo assicurato al botteghino.

Basta però parlare della sfortuna di Ghostbusters 2, per quanto possa sembrare una scelta coraggiosa io vorrei parlarvi degli aspetti positivi di questo film.

Il primo elemento interessante è quello di aver creato l’aspettativa di una saga basata sugli eventi di Ghostbusters. In questo, il secondo film doveva rispondere alla domanda: è tutto qui? Il primo film aveva stregato il pubblico, il cartone animato aveva dimostrato che era possibile sfruttare il brand ancora e con successo. Il sequel ha creato in tutti i fan l’idea che i Ghostbusters sarebbero tornati e il primo fan a crederci è stato Dan Aykroyd. Già al The Tonight Show With Johnny Carson dell’89, dove presenziava per la promozione di Ghostbusters 2, Dan auspicava un terzo capitolo. A quanto pare, Ghostbusters creò dipendenza anche in alcuni dei suoi creatori.

Il pregio maggiore del secondo film è anche il suo maggiore difetto, a mio parere: la sua trama lancia una serie di spunti interessanti, senza svilupparli. Tutta la prima parte del film crea un’enorme attesa nello spettatore (Chi è Vigo? Come faranno i GB a tornare in attività? Come si svilupperà la trama fra Dana e Venkman? E come si relazionerà Spengler con Louis e Janine?), ma il climax si rompe poco prima del finale perché fin dalla scena in cui i GB decidono di usare la Statua della Libertà per catalizzare l’energia positiva della città…tutto va secondo i piani. Il che è assolutamente terribile per l’intreccio della storia. Penso che lo script originale fosse diverso e che ne sia stata mantenuta solo la prima parte, per poi dare una chiusura piuttosto sbrigativa e il più possibile “buonista”.

Personalmente, non ho mai disprezzato il secondo capitolo della saga e lo rivedo con piacere. Ha contribuito a creare il mito dei Ghostbusters, ha ampliato il respiro di una trama molto concentrata e ha creato la spasmodica attesa per altri sviluppi che dura ancora adesso. Festeggiare il suo venticinquesimo anniversario sarà divertente come lo è stato festeggiare il trentennale pochi giorni fa. In fondo sono sempre i nostri ragazzi e loro non ci deludono mai.

3 Comments

  1. Sono pienamente d’accordo con lui! Avrei però concluso l’articolo con una frase forse ancora più azzeccata: Ghostbusters 1 & Ghostbusters 2 sono semplicemente le due facce della stessa medaglia…

  2. A me piace “Ghostbusters II”: ha un bel cattivo che si mostra dall’ inizio, una trama come scritto intrigante, qualche spruzzata horrorifica (le teste, la melma nella vasca…)…. solo che hanno voluto fare un po un ibrido con il cartone animato. Janine diventa rossa (!), Slimer ha più spazio… poi perché la Ecto-1 l’ hanno conciata così? E perché Janine è innamorata di Louis ed è meno caustica? Perché i nostri dopo aver salvato il mondo sono caduti in “disgrazia”? Perché in italiano quest’ ultimo parla come se stesse sempre magiando qualcosa? XD Poi come fatto notare qualche aspetto dello svolgimento è un po troppo simile al primo. Comunque ci sono belle scene come quella con la statua della libertà, al tribunale, nella galleria… riguardo il successo minore del primo, ovviamente veniva a mancare un po l’ effetto novità e poi quell’ anno la concorrenza fu decisamente tosta. oltre al già citato “Batman”, uscì in quel periodo anche la sorpresa “Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi” sempre con Rick Moranis (!) e a inizio luglio “Arma letale 2”. L’ 89 fu un po l’ anno dei sequel XD. Uscì anche Karate kid 3 che venne decisamente schiacciato (“genialata” della Columbia fare uscire il film in un periodo così intasato!)!

  3. Ah, in quandi si sono chiesti da piccoli se a interpretare sempre Janine e Winston fossero gli stessi attori!?! XD


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