La corsa al botteghino dell’ultimo capitolo di Ghostbusters è altalenante, ma tutt’altro che deludente. Certo, l’incasso nazionale negli Stati Uniti procede a rilento, ha meno sale dal 22 marzo (ora è a 3109), e i profitti per il momento sono minori rispetto a Ghostbusters: Legacy, ma questa mattina possiamo riportare che ha superato i 100 milioni di dollari e, internazionalmente, toccato i 73,2 milioni, per un totale – stimato, attenzione, non definitivo – di 176 milioni nel mondo. I mercati sono ancora aperti – e ne avrà fino alla prima settimana di maggio – e anche in Italia registriamo un incasso di tutto rispetto in questo periodo di magra per le nostre sale; infatti, nella scorsa settimana dal 15 al 21, Ghostbusters – minaccia glaciale è stato il film più visto (e questo nonostante due grandi “prime” come Civil War e Back to Black), totalizzando finora 1,698 milioni di euro e 231 mila spettatori (dati Cinetel). Se non l’avete ancora visto, il film è ancora disponibile in 300 sale italiane, quindi non perdete l’occasione questa settimana.
Ora, analizzando questi dati, e poiché spesso ci si improvvisa esperti di economia cinematografica gridando al fallimento, quasi con inspiegabile compiacimento per un brand che dovremmo non solo amare, perché non è scontato, ma per lo meno promuovere in vista di future produzioni, è meglio specificare quanto segue:
Tutti, incluse le testate giornalistiche mondiali, usiamo come fonte principale Box Office Mojo che, dal punto di vista nazionale, è il migliore per registrare l’andamento degli incassi quotidiani: se trovate le cifre in corsivo, è perché sono stime in base alle prenotazioni e non definitive, e puntualmente confermate o smentite due giorni dopo dalla pubblicazione. Un’altra fonte importante, The Numbers, usa le stesse fonti ma con una frequenza leggermente differente. Ed è, soprattutto, la fonte migliore per i risultati dell’home-video americano. Entrambi riportano 176 milioni di dollari guadagnati da Frozen Empire, ma basta leggere meglio per notare che Numbers è l’unico sito che riporta a zero i paesi che ancora non hanno comunicato i dati d’incasso: per questo, il film di Gil Kenan sta guadagnando di più di quanto riportato quotidianamente. Dal 20 marzo, nessuna notizia dal mercato di Belgio, Australia, Brasile, Danimarca, Finlandia, Lituania, Polonia, Sud Corea, mentre due paesi mancanti, Francia e Romania, sono rintracciabili su Box Office Mojo. Come mai? Mancano le fonti, è la risposta di The Numbers alla redazione scrivente. Mentre Box Office Mojo semplicemente non riporta – per ora – i paesi mancanti. (la cosa si nota soprattutto se si confrontano gli incassi di Afterlife: manca il Belgio, per dirne uno, e sono passati tre anni senza ancora una cifra).
Questo perché quanto guadagna effettivamente un film lo sa solamente la compagnia produttrice: non è così facile da analizzare, ed è un errore farlo in modo sbrigativo. Per esempio, di Ghostbusters: Afterlife è riportato un incasso di 204 milioni di dollari, ma bisognerebbe aggiungerne altri 20 dall’home video americano. Sicuramente c’è una cifra altrettanto interessante anche dal mercato home video internazionale che non ci è data di sapere. Stessa cosa, anche Frozen Empire non sta navigando male, pure se i risultati sono obbiettivamente bassi (ma ne riparleremo più in là): perché bisognerà vedere l’home video (sull’onda del quarantennale del franchise), e gli introiti dai numerosi sponsor che si sono prestati alla promozione (in America, per dire, Booking.com, American Express, Timberland, Liberty Mutual, Mercedes, Cheetos, o internazionalmente, come in Italia con Verisur, per citarne una, o Hasbro: non stiamo parlando di pochi spiccioli). Quindi poiché il film è una operazione commerciale da più di cent’anni, e ribadirlo sembra quasi giustificarsi con quello che il cinema è sempre stato, il film di Kenan al momento è tutt’altro che un flop. Se dovesse raggiungere i 200 milioni globalmente, il budget riportato da Variety di 100 milioni (ma in verità non confermato dalla Sony) sarà già ampiamente superato da altri introiti.
Tutto questo non lo riportiamo stappando una bottiglia di spumante – per il momento, neanche Sony, ma nessuno sta piangendo dietro la scrivania, state sereni – ma vogliamo condividere infine come internazionalmente il film sta ottenendo risultati migliori rispetto a Legacy, anche se nel 2021 la pandemia aveva penalizzato alcuni paesi. Ad esempio:
2024 (al 22 aprile)
Spagna: $4,722,060
Germania: $5,311,516.
Regno Unito: $17,511,515.
2021
Spagna: $3,719,949
Germania: $3,026,712.
Regno Unito: $15,579,111.
Legacy aveva incassato internazionale 74,9 milioni di dollari, e Frozen Empire, oggi che è ancora in corsa e sta ad un passo a superare quella cifra, registrerà risultati maggiori.
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