Uno sguardo agli effetti speciali di “Ghostbusters: Afterlife”

Dopo la notizia dell’inserimento di Ghostbusters Afterlife nella short list per gli Oscar del 2022 nella categoria dei Migliori effetti speciali – nomination che speriamo diventi realtà – ecco un video molto interessante che rivela come alcuni effetti speciali visivi sono stati creati con la tecnologia animatronica, utilizzando l’elettronica e la meccanica per l’animazione di pupazzi, soprattutto di tipo animale (il primo Jurassic Park è uno degli esempi più famosi). Questa tecnica fu utilizzata anche per il primo Ghostbusters nel 1984, che alternava stop-motion e l’utilizzo di attori con dei costumi in miniature di strade e palazzi. Sebbene ci siano inquadrature così complicate da richiedere la CGI, molti film cercano ancora di realizzare creature che possano interagire con gli attori sul set. Per Ghostbusters: Afterlife, il designer degli effetti delle creature Arjen Tuiten e il suo team hanno avuto il compito di riportare in vita il Terror Dog: ciò ha richiesto la creazione di un animatronic di 200 chili con materiali realistici. Hanno posizionato 21 motori nella sua faccia per consentire espressioni realistiche come ringhiare, strizzare gli occhi e respirare. Nel frattempo, il team ha creato una gamba separata per terrorizzare Paul Rudd in un primo piano. E un sistema di cavi più tradizionale, ma non meno complicato, ha permesso a un burattino scheletro di sollevare effettivamente una tazza di caffè. Questo, ed altro, si può vedere nel video qui sotto! Buona visione!