Attenzione, il seguente articolo come indicato nel titolo contiene pesanti spoiler. Se vi dovesse essere sfuggito prima, non fatelo ora se non avete visto ancora il film. Se l’avete visto, proseguite pure.
Galeotto un post su Instagram dell’attrice McKenna Grace che ha pubblicato una foto di backstage dal set di Afterlife: l’occhio di tutti è andato sull’attore che alle sue spalle indossa l’uniforme di Egon Spengler.
Chi ha visto il film sa che il fantasma di Egon Spengler appare nel finale: molti avevano pensato che si trattasse di un attore somigliante a Harold Ramis, e invece no. Nonostante sia stata utilizzato un pesante trucco CGI, il regista originale di GhostbustersIvan Reitman ha interpretato il ruolo di Spengler per una manciata di inquadrature. E la cosa è rivelata da una fotografia presente nel libro Ghostbusters: Afterlife: The Art and Making of the Movie, in uscita in tutte le librerie il prossimo 7 dicembre. Eccola:
E dal libro leggiamo: “In uno dei momenti più significativi del film, i quattro Ghostbusters originali sono di nuovo uno accanto all’altro, con Phoebe che condivide uno zaino protonico con suo nonno mentre sconfiggono Gozer insieme. Per alcune riprese, (Jason) Reitman ha chiesto a suo padre, Ivan, di indossare la tuta da volo, sostituendo Spengler. “Quello è stato il momento più emozionante per me. Mio padre uno dei Ghostbusters originali”, afferma Reitman. “Sono entrato in questo film sperando di replicare una ricetta. Volevo assaggiare qualcosa che avevo da bambino. Ed è esattamente come voglio che si senta il pubblico. Voglio che si sentano come Phoebe“.
La scena in effetti è la più commovente di tutto il film. Come menzionato nel libro, Ivan Reitman è stato Egon “per alcune riprese”, mentre la performance maggiore l’ha regalata l’attore Bob Gunton, noto attore caratterista. Egli è visibile in questa bellissima fotografia pubblicata da Jason Reitman in occasione della Festa del Ringraziamento. Se aguzzate bene la vista, noterete pure chi altro c’è…
Il libro di Ozzy Inguanzo è già disponibile per il pre-ordine su Amazon italiano. Per quanto sia solo in lingua inglese, è visivamente uno spettacolo per gli occhi, e alleghiamo qui alcune pagine in anteprima.
Altre bellissime immagini di backstage sempre Jason dal suo profilo:
Nonostante alcune testate avessero dato per scontata la “vittoria” del weekend per Ghostbusters Afterlife nei botteghini statunitensi prima del suo debutto in sala – e alcune di queste, italiane, lo avevano già proclamato vincitore – , il film è andato oltre i pronostici e ha registrato un incasso di 44 milioni di dollari fra il 19 e il 21 novembre, fra le 4315 sale a disposizione, ai quali si aggiungono 16 milioni di dollari dai 31 mercati oltreoceano per un totale attuale di $60 milioni incassati. Secondo l’Hollywood Reporter, “Sabato, oltre il 33% del pubblico ha visto il film prima delle 16:00, il che indica una forte affluenza tra genitori e figli (i bambini di età superiore ai 5 anni possono ora essere vaccinati), secondo la società di analisi EntTelligence.”
In Italia la partenza è stata la migliore della settimana: mentre scriviamo, programmato in 464 sale Ghostbusters Legacy ha incassato in quattro giorni ben 1.038.475 euro, e acchiappato 148.021 spettatori.
Il film è ora in forte salita, sia in America che nel resto del mondo. Negli USA è in fase di studio la situazione scolastica che questa settimana porterà per la Festa del Ringraziamento una progressiva chiusura del 41% delle scuole primarie e secondarie e il 16% delle università, che diventerà fino all’80% delle chiusure delle scuole e del 61% dei college a partire da martedì, fino alla totale chiusura fra giovedì e venerdì: secondo molte testate, il film di Jason Reitman – che ha incassato quasi quanto il film di Paul Feig nel 2016 al suo debutto, e cioè 46 milioni – sarà uno dei film preferiti dalle famiglie durante questo weekend lungo di vacanza. Seguiremo la sua corsa al botteghino, calcolando che uscirà in altri paesi cruciali per il mercato come Francia e Spagna solo nei primi giorni di dicembre, e avremo dati più definitivi fra diverse settimane. Bel lavoro Tex!
Per Paul Rudd non ci sono dubbi, il suo acchiappafantasmi preferito è sempre stato Harold Ramis. Durante l’intervista registrata il 15 novembre al The Late Show con Stephen Colbert, Rudd ha ribadito di essere un grande fan di Ramis, con cui ha lavorato due volte in passato, in Molto incinta (Knocked Up, 2007), per la regia di Judd Apatow, e in Anno uno (Year One, 2009), ultima regia di Harold Ramis. Recentemente aveva dichiarato di aver sentito la mancanza di Harold mentre girava Ghostbusters Legacy con Jason Reitman:
“Non avevamo scene insieme, ma l’ho incontrato sul set e ho avuto modo di conoscerlo un po’. Poi ho lavorato per un giorno ad Anno Uno, che aveva scritto e diretto, abbiamo fatto delle letture [del copione] insieme. Era una persona adorabile, estremamente calma, in stile buddista. D’altronde se guardi Ricomincio da capo, ha un che di buddista […] Lavorare a questo film mi ha fatto sentire la sua mancanza, avrei tanto desiderato parlare ancora una volta con lui perché mi sono trovato davvero bene con lui. Come la maggior parte delle persone che l’hanno incontrato“.
Da Colbert, Rudd ha ricordato quanto fosse Ramis una figura importante nel mondo della comicità, in questo video che riportiamo qui sotto.
Non ci sono altri termini per definire la anteprima di Ghostbusters Afterlife registrata ieri sera a New York alla presenza di quasi tutto il cast – mancava solo Finn Wolfhard – incluse le tre leggende Dan Aykroyd, Bill Murray e Ernie Hudson, i ghostbusters originali. I fan in grigio hanno effettuato un vero e proprio pellegrinaggio nelle location storiche della saga di Ivan Reitman, battezzata “New York City Ghostbusters Tour“, cominciata alle 13 a Castle Clinton National Monument, seguita dal National Museum of the American Indian, la mitica caserma Hook & Ladder 8, la New York Public Library, Columbus Circle, il palazzo al 55 di Central Park West, definita “Spook Central”, fino all’ultima fermata, al Lincoln Square, per l’AMC Bay Plaza Cinema 13, luogo della anteprima del film di Jason Reitman. Il red carpet è stato così diviso da Paul Rudd, Jason e Ivan Reitman, McKenna Grace, Carrie Coon, Logan Kim, Celeste O’Connor, più una lunga lista di invitati che includeva Aldis Hodge, Jeremy Sisto, Jaimie Alexander, August Maturo, Brett Gray, Naomi Watanabe, Will Buie, Meg Donnelly, Chloe Flower, Questlove. Era presente anche una delle Ecto1 utilizzate per il film. Non lo diciamo, ma un pizzico di invidia per i nostri colleghi newyorchesi ce l’abbiamo, giusto un pizzico.
Qui un filmato della serata.
Qui, invece, Aykroyd, Murray e Hudson si calano in un curioso siparietto, cantando tanti auguri al compianto Harold Ramis, poiché il 21 novembre prossimo avrebbe compiuto 77 anni.
Poco prima dell’anteprima, i tre attori sono stati ospiti in ben due show importantissimi, regalando agli spettatori un divertimento insolito, da vecchie volpi del palcoscenico e soprattutto vecchi amici, tipico quando i ghostbusters si riuniscono per ricordare i tempi andati.
Nel primo show, il Late Night with Seth Meyers, Dan ha affermato che tornare nelle vecchie uniformi e rivedere i vecchi amici è stato come tornare al fare il servizio militare, fra il cameratismo dei commilitoni e il richiamo come riserve, mentre Murray ha ribadito, scherzando, che è stato “doloroso, fisicamente e emotivamente, perché abbiamo dimenticato quanto fossero pesanti i frigoriferi che avevamo alle spalle per ore e giorni interi“. Seth Meyers ha ricordato con Murray e Aykroyd quanto fosse eccitante ma allo stesso tempo più normale girare il film a New York nel 1984 perché essenzialmente nessuno sapeva di questo film e, ricorda Murray, a volte capitava loro girare con la Cadillac senza preoccuparsi dei semafori – in puro stile newyorchese, afferma Bill – mentre la polizia, credendolo un mezzo di soccorso, faceva il saluto! Dan ricorda invece che giravano il film senza i permessi necessari, e la gente che è stata impressa sulla pellicola non erano comparse ma una folla di gente reale. Per Ernie, stare su un set di Ghostbusters è stato sentirsi come il vicino che si auto invita e afferra tutto il cibo sul tavolo, per poi mettersi a tavola composti. Ernie cita Harold Ramis come il collega che lo rassicurava di questa sua situazione, e Meyers ne approfitta per chiedere a Dan un ricordo di Harold quando scrivevano la prima stesura del film. Il ricordo di Dan è pieno di dettagli, forse troppi, e Murray taglia corto dicendogli: “E’ abbastanza ok, chiaro, è morto ormai!”. Murray ricorda di aver accettato di partecipare dopo aver letto una prima bozza di copione scritta da Dan e lunga 27 pagine, bozza che lui definisce come una delle cose più divertenti mai lette nella sua vita.
Nella seconda clip, dopo la pubblicità, Murray invita Dan a ballare sulle note del batterista Nate Smith. E Danny vola sulle proprie gambe, a quasi 70 anni di età, mentre Ernie e Bill se la ridono sotto i baffi. Murray ricorda di aver conosciuto Aykroyd ai tempi in cui Dan ballava con Rosie Shuster (Shuster è stata moglie del fondatore del Saturday Night Live, Lorne Michaels, e scrittrice per il programma nel periodo d’oro fino al 1980), “entrambi canadesi e molto pericolosi come ballerini, i peggiori mai visti in vita mia“. Parlando di fama, i tre attori riflettono che molte persone si fanno tatuare i volti delle persone famose, come quella volta in Spagna in cui Murray fu avvicinato da una persona in un campo da golf per fargli vedere il tatuaggio con la sua faccia. Aykroyd ricorda quando Murray fu la guida ufficiale per lui e i suoi colleghi di Toronto di Second City durante un gemellaggio con la sede di Chicago. Infine, Dan assicura che tutti coloro che andranno a vedere il nuovo Ghostbusters torneranno per vederlo ancora, “come ai bei tempi, perché è davvero buono come film“.
Al Tonight Show con Jimmy Fallon, la conversazione si concentra sul nuovo film e sul rapporto con Jason Reitman, autore, secondo Danny, “di un grande copione, ci siamo limitati a leggerlo, e dire ok, questo è il momento giusto per farlo“. Murray ricorda Jason bambino sul set dei due Ghostbusters come un “rompicoglioni”, perché, aggiunge Dan, “dirigeva anche allora“, segno che la curiosità del piccolo Reitman per il cinema era forte anche quando era in giovane età. Fallon chiede se si sono mai messi nei guai durante le riprese del primo film, e Aykroyd ha ricordato che una notte lui e Murray andarono a Central Park in sella a due biciclette rubate gridando come matti, disturbando tutti “gli ospiti” notturni, dai senzatetto ai pederasta. Ad un certo punto, Fallon ricorda che il palazzo in cui stanno girando lo show è lo stesso del Saturday Night Live, show dove Aykroyd e Murray furono le star dalla seconda metà degli anni Settanta al 1980, e gli ricorda quando Dan lo accolse come “il nuovo ragazzino” del cast, per fargli vedere il giardino “all’undicesimo piano”: chi scrive sa bene che la storia dietro l’11 si riferisce al piano nel quale tutti gli attori si rifugiavano per fumare erba (e anche altro..) e rilassarsi dai tempi molto serrati dello show. Quando Dan parla del ruolo del fantasma nelle commedie girate prima del 1984, e dell’invasione del genere esplosa subito dopo, Murray lo canzona dicendogli, “Dan, questo è uno show notturno [se continui a parlare] la gente pensa che appaia un numero in sovrimpressione fra poco“. Fallon ricorda ai tre attori quando il film aveva ancora un titolo provvisorio durante le riprese, perché “Ghost Busters” era stato già usato in un vecchio show televisivo negli anni Settanta, e mostra un ciak della scena dello spot dei ghostbusters in cui dicono “Ghost-Stoppers” e “Ghost-blasters”. Nell’intervallo, Dan ritrova lo spirito blues e comincia a cantare con la band.
Nella seconda clip, al ritorno dalla pubblicità, Aykroyd fa i complimenti a McKenna Grace e a Paul Rudd, “un maestro della comicità“, e al fantastico cast. Dopo aver preso in giro la madre di Paul Rudd che ha comprato tutte le copie di “People” che ha recentemente declamato suo figlio l’attore più sexy del pianeta, Hudson afferma che indossare di nuovo l’uniforme e rivedere i vecchi amici è stato quasi “spirituale, commovente“. Bill ha ribadito la fatica di indossare di nuovo i zaini protonici, meno pesanti di quelli di allora, ma comunque abbastanza per affermare che è stato lo stesso faticoso. Dopo aver mandato in onda la clip dell’apertura della trappola nel parcheggio dei bus, l’entusiasta Fallon congeda gli attori.
EDIT: Aggiornamento.
La mattina successiva, Murray, Aykroyd, Hudson si sono dati appuntamento alla storica caserma dei vigili del fuoco di New York per una intervista con Paul Rudd e Mckenna Grace nel programma CBS Mornings. Un altro incontro memorabile che possiamo rivedere qui.
Harold Ramis arriva in libreria con la biografia scritta dalla figlia Violet Ramis Stiel, intitolata Harold Ramis, mio padre, l’acchiappafantasmi, edita da Sagoma Editore e da oggi disponibile per l’acquisto su Amazon e giovedì sul sito della casa editrice e in tutte le librerie. Ghostbusters Italia ha approvato il progetto collaborando direttamente con la traduzione di Sara Petronillo e Valerio Albasini Di Giorgio, e la supervisione redazionale di Andrea Ciaffaroni.
I tre soci, assieme ad Edoardo Stoppacciaro, l’editore Carlo Amatetti, e con la preziosa presenza di Roberto Gallaurese del magazine Niente da dire, hanno presentato il libro a Lucca Comics presso la bella location di Villa Bottini. Questo è il video della presentazione, contiene anche il messaggio esclusivo di Violet Ramis Stiel e un video omaggio al Ramis attore.
Per l’occasione abbiamo girato questo video con l’ausilio dei nostri soci, incluso uno con una particolare somiglianza: Diego detto Embi, Gianluca, Andrea e Alex, autore di un tributo al grande Harold.
Se volete approfondire di più l’argomento, segnaliamo una bella intervista che il programma Hollywood Party ha fatto ad Andrea lo scorso 4 novembre, che potete ascoltare qui dal minuto 26. Inoltre, il catalogo di Sagoma, interamente dedicato alla storia della comicità mondiale, ha altri due titoli in cui la voce di Ramis e i suoi ricordi legati ai primi anni di carriera è presente: The Second City, la culla della comicità e John Belushi, la biografia definitiva.
Infine, la sera di giovedì 11 novembre seguiteci sulla nostra pagina Facebookper una diretta live con NerdTv80, il canale Youtube di Clay, per la presentazione del libro assieme ai curatori e all’editore!
Grande notizia da Lucca Comics and Games: il film Ghostbusters Legacysarà proiettato in anteprima il 31 ottobre al Cinema Astra, alle ore 20:00.
Questa proiezione è preceduta dalla anteprima europea di Roma, ed è di fatto la seconda assoluta in Italia, prima dell’arrivo nelle sale il prossimo 18 novembre.
E attenzione, questa non sarà l’unica novità che troverete a Lucca dal 29 ottobre (prendete nota!): Ghostbusters Italia sarà presente con uno stand colmo di acchiappafantasmi, sarà presente la replica della Ecto-1 direttamente dal nostro Eric, in Francia, esposizione dei prodotti Ghostbusters Hasbro e ben tre eventi coinvolgeranno il mondo GB:
Il 31 ottobre, alle ore 11:00, cinema Centrale, sarà proiettato Real – a Ghostbusters Tale, il lungometraggio di Edoardo Stoppacciaro no-profit sul mondo ghostbusters a Roma.
Sempre il 31 ottobre, come anticipato, l’Associazione affiancherà la presentazione del volume “Harold Ramis, mio padre l’acchiappafantasmi“, scritto da Violet Ramis Stiel e edito da Sagoma Editore. L’appuntamento è alle 15:45 presso la Sala Conferenze di Villa Bottini.
Insomma a Lucca Comics quest’anno gli appassionati di Ghostbustersnon hanno che di lamentarsi!
Una settimana prima dello sbarco nei cinema dell’attesissimo Ghostbusters Legacy, che vede protagonista proprio la famiglia del defunto Egon, arriva in libreria proprio la biografia di Harold Ramis che ha regalato il volto a questo iconico personaggio ma che soprattutto, come autore e regista, ha contribuito a rifondare la comicità americana a partire dalla fine degli anni Settanta. Una preziosa occasione per riscoprirne l’eredità. Ebbene sì:
EGON SPENGLER TORNA NEI CINEMA… E IN LIBRERIA!
La figlia del leggendario Harold Ramis ci regala questo resoconto esilarante e commovente della vita, del lavoro e dell’eredità artistica di suo padre. La maggior parte di noi conosce Harold Ramis come l’attore, lo scrittore o il regista che ha infuso il calore e l’umorismo in classici della comicità come Animal House, Palla da golf, Ghostbusters, National Lampoon’s Vacation e Ricomincio da capo. Per Violet era anche e soprattutto un padre, un confidente e un amico straordinario. In “Harold Ramis, mio padre l’acchiappafantasmi”, Violet offre al lettore uno sguardo incredibilmente sincero e acuto sull’uomo che ha contribuito a rifondare la moderna commedia americana.
Dalle sue umili radici a Chicago all’ascesa verso la celebrità, questa biografia offre un ritratto completo non solo della sua carriera, ma illustra la sua filosofia personale sulla vita, sull’amore e sul cinema, oltre a raccontare una relazione padre-figlia tutt’altro che convenzionale. Violet firma un libro di memorie decisamente insolito di uno dei nomi più importanti e dei volti più amati del cinema comico a stelle e strisce.
“Harold Ramis, mio padre l’acchiappafantasmi“, edito da Sagoma Editore, collana Di Profilo (pp.368, pieno di foto a colori inedite, costo 25€, in libreria dall’11 novembre 2021), è disponibile per la prenotazione già da ora a questo link ed averlo in anteprima per il 31 ottobre, e proprio in questo giorno il libro sarà presentato a Lucca Comics (nelle modalità che vi diremo poi) alle 15:30, alla presenza dell’editore Carlo Amatetti, e di tre figuri di nostra conoscenza, Andrea Ciaffaroni, Sara Petronillo e Valerio Albasini Di Giorgio, rispettivamente l’editor e autore della filmografia, e i due traduttori, che hanno voluto lasciare una loro testimonianza nella postfazione. Li conosciamo perché fanno parte della nostra Associazione, e infatti Ghostbusters Italia ha amichevolmente approvato il progetto. Sara, soprattutto, è stata la causa scatenante per spingere la Sagoma a pubblicare l’edizione italiana di questo libro, che ricordiamo uscì nel 2018. Violet Ramis non ci sarà, il 31 ottobre, ma ha preparato qualcosa di speciale per noi. Per chi lo vorrà, infine, sarà possibileacquistare una copia del libro in anteprima presso la Sala Conferenze dove si terrà la presentazione.
La notizia arriva in occasione del Santa Barbara International Film Festival, nel corso del quale Bill Murray ha ricevuto il meritatissimo Maltin Modern Master Award per il suo contributo all’industria cinematografica.
Nel corso della premiazione, il comico è stato intervistato dal critico Leonard Maltin ed ha avuto modo di rilasciare delle interessantissime dichiarazioni che stanno appassionando gli amanti della saga degli Acchiappafantasmi.
Inizialmente, Murray ha ricordato il piacere di recitare al fianco di un talento come quello di William Atherton nel primo film:
“William Atherton, quel tipo è stato un cattivo spettacolare. Era così malvagio che si scaldava la stanza appena entrava. È stato davvero uno straordinario antagonista.”
Incalzato poi da una domanda di Maltin, Bill ha ribadito che all’epoca di Ghostbusters II era molto riluttante all’idea di realizzare quel film, per il timore che venisse fatta un’operazione volta unicamente al ritorno economico. Ha riassunto così i momenti in cui il cast fu riunito e la produzione del secondo capitolo:
“Ci hanno riunito tutti in una stanza, da quando era uscito il primo film non ci eravamo più visti tutti insieme ed è stato davvero divertente rivederci. Eravamo davvero uno spasso quando eravamo insieme. Eravamo tutti molto divertenti; Sigourney e Annie Potts erano donne spettacolari che facevano morir da ridere. Ci hanno riunito e ci hanno presentato un’idea per una storia che era davvero straordinaria e ho pensato “Porca miseria, possiamo farlo funzionare!” Alla fine è finita per essere una storia diversa da quella che era stata scritta, ci hanno fatto girare il sequel sotto delle false premesse. Harold aveva avuto questa idea grandiosa, invece quando siamo arrivati a girare, io che ero stato altrove, non ricordo, sono arrivato sul set e ho detto “Ma che cavolo è questo?””
In sostanza, Bill ha così riassunto le varie controverse riscritture subite dallo script di Ghostbusters II che condussero dal primo draft di Harold Ramis al copione definitivo andato in scena. Anche per questo, Murray conferma di aver amato maggiormente il primo film:
“Ho probabilmente preferito il primo al secondo capitolo, solo perché arriva più direttamente e anche perché era più autentico, eravamo a New York ed era tutto su New York e abbiamo fatto davvero un casino nella Grande Mela per un paio di mesi, ci siamo divertiti un sacco in quella città.“
Successivamente, Bill ha parlato dei film dedicati al franchise di Ghostbusters successivi ai primi due, citando anche Answer the Call e ricordandone il cast come straordinariamente divertente e incline ad una dirompente improvvisazione.
Murray si è poi espresso a proposito del nuovo film ambientato nell’universo narrativo delle prime due pellicole: Ghostbusters Afterlife. Le sue parole hanno emozionato i fan di tutto il mondo:
“Mi ricordo che [Jason Reitman] mi ha chiamato e mi ha detto “Ho un’idea per un nuovo Ghostbusters. Ce l’ho da anni.” Ho pensato, “Che cosa caspita potrà essere?” Voglio dire, mi ricordo di lui [Jason] quando era ragazzino. Mi ricordo di essere stato al suo bar mitzvah. Ha avuto un’idea davvero meravigliosa che ha scritto con un ragazzo straordinario con cui ho lavorato, Gil Kenan, che ha realizzato il film Ember. Loro due hanno scritto un film di Ghostbusters che riporta davvero in vita le sensazioni del primo film. Più del secondo e di quello con le ragazze. Fra i quattro film realizzati, questo mi da delle vibrazioni diverse rispetto a quei due e penso che abbia davvero qualcosa di speciale.“
Infine, incarnando pur sempre l’anima del dr. Peter Venkman, Murray non ha potuto fare a meno di rimarcare quale sia stata la più grande difficoltà del tornare in quei panni:
“È stata dura. È stata davvero dura. Per questo penso che sarà bello, perché è stata dura. Noi abbiamo preso parte al film solo per un po’, ma è stato fisicamente doloroso. Voglio dire, lo avevamo già fatto in passato, ma indossare quegli zaini è estremamente scomodo, anche se rispetto a prima che avevamo delle batterie belle grandi ora ci sono batterie delle dimensioni di un orecchino, ma quella roba è molto pesante da indossare tutto il tempo.“
Implicitamente questo ci dice che gli Acchiappafantasmi originali, per quanto presenti per una porzione più o meno ristretta del minutaggio di Afterlife / Legacy, torneranno effettivamente ad indossare gli zaini protonici e a combattere gli orrori indicibili che si celano sotto la cittadina di Summerville.
In chiusura, Bill Murray ha ammesso che secondo lui rimandare la data di uscita all’11 Novembre è stata una buona idea perché varrà la pena di godersi il film al cinema. E se lo dice lui, c’è assolutamente da fidarsi!